Pakistan, le inondazioni hanno provocato più di mille morti: metà del Paese sott'acqua
Il Paese asiatico è devastato dalle alluvioni provocate dalle piogge monsoniche record, 33 milioni le persone coinvolte
Le piogge monsoniche senza precedenti che da settimane si abbattono sul Pakistan hanno sommerso metà del territorio provocando oltre un migliaio di vittime accertate e decine di milioni di sfollati. La devastazione provocata dalle alluvioni che hanno colpito il Paese asiatico ha fatto piombare centinaia di persone in una condizione di disperazione, senza generi alimentari, acqua potabile, senza un riparo né medicine. Il governo di Islamabad ha parlato di “disastro umanitario di proporzioni epiche”, “una catastrofe climatica”.
La catastrofe climatica
L’ultimo bilancio del disastro naturale della National Disaster Management Authority (Ndma) riporta almeno 1.162 morti da metà giugno, compresi 384 bambini e 231 donne.
Sono circa 33 milioni le persone colpite dalle alluvioni e tutto il Pakistan ha dichiarato lo stato d’emergenza.
Emblematiche della catastrofe che ha investito il Paese asiatico sono le immagini riprese dall’alto della città di Jaffarabad, nella parte dell’entroterra.
Il disastro economico
Come riporta Adnkronos, le inondazioni hanno sommerso milioni di ettari terreni coltivati provocando distruzione di risaie, campi di pomodori, cotone e altre coltivazioni. Persi oltre 730mila capi di bestiame. Più di un milione le case danneggiate, così come oltre 5.000 chilometri di strade e 243 ponti, per danni sull’economia pakistana che secondo le stime del governo ammontano a circa dieci miliardi di dollari.
“Se oggi tocca a noi, domani potrebbe essere qualcun altro – ha scritto su Twitter nelle scorse ore il premier Shehbaz Sharif – La minaccia dei cambiamenti climatici è reale, forte ed è sotto i nostri occhi”.
Gli aiuti
In aiuto del Pakistan il Fondo Monetario Internazionale ha approvato l’esborso di oltre 1,1 miliardi di dollari, rilanciando un pacchetto di assistenza da 7 miliardi di dollari, che dovrebbe aiutare il Paese a scongiurare il default nonostante la grave crisi economica e le devastanti inondazioni che hanno messo in ginocchio il Paese.
La Cina, l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar, la Turchia, gli Stati Uniti, la Germania e la Francia hanno iniziato ad inviare beni di soccorso, mentre l’ambasciatore pakistano a Roma, Jauhar Saleem, ha lanciato un appello all’Italia per correre in soccorso del suo Paese.
“L’Italia, da sempre amica del Pakistan, è sempre stata di grande supporto nei momenti di bisogno, come nel caso della devastazione delle alluvioni del 2011. Siamo fiduciosi che il Governo e il popolo italiano dimostreranno ed estenderanno lo stesso grado di solidarietà e sostegno al Pakistan di fronte a questa colossale tragedia” ha detto il diplomatico.