Giudice: “Pagare a infermieri il tempo per indossare la divisa"
Macerata, accolta la richiesta di 300 lavoratori. L'azienda sanitaria dovrà rimborsare gli arretrati degli ultimi 5 anni.
Il tempo per indossare e togliere la divisa, a inizio e fine turno, deve essere retribuito. Questo il diritto riconosciuto dai magistrati di Macerata, come riporta il Resto del Carlino.
Con la sua sentenza, il giudice del lavoro del tribunale di Macerata Giovanni Iannelli ha accolto la richiesta di circa 300 lavoratori dell’Area vasta 3 tramite l’avvocato Diomede Pantaleoni.
Secondo la richiesta, presentata nel 2014, il tempo trascorso per indossare e dismettere la divisa costituisce “tempo di lavoro, pari a 20 minuti a turno o alla diversa misura oraria accertata”.
In più, i lavoratori chiedevano il rimborso di tutte le differenze retributive maturate nel corso degli anni di servizio.
Il giudice ha accolto in pieno la richiesta dei dipendenti, ritenendo che queste operazioni “rientrano nel tempo di lavoro effettivo e, di conseguenza, il tempo ad esse necessario deve essere retribuito”.
L’azienda sanitaria locale dovrà pagare le spese processuali, circa 16mila euro, oltre a tutti gli arretrati relativi ai tempi di vestizione degli ultimi cinque anni.
Dura la reazione di Alessandro Maccioni, direttore dell’Area vasta 3 di Macerata: “Questa sentenza aumenta il costo del lavoro, ha un impatto sul budget di risorse che abbiamo a disposizione e questo potrebbe costringerci a ridurre il numero delle assunzioni che abbiamo previsto”.