Padova, perde la mano per errore: riattaccata in tempi record
L'azienda ospedaliera di Padova ipotizza che l'uomo recupererà le normali attività manuali entro qualche mese
Mano reimpiantata in tempi record per un uomo di 64 anni, che 50 giorni dopo l’intervento “ha ripreso la vitalità della mano riattaccata, con progressiva mobilizzazione attiva delle dita”. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, l’operazione è stata eseguita dai medici di chirurgia plastica insieme a un team di ortopedici, anestesisti e personale infermieristico dell’azienda ospedale-università di Padova.
La brutta esperienza dell’uomo, che la cui mano è stata amputata accidentalmente, si è conclusa quindi con un lieto fine. Subito dopo l’incidente, si era recato al pronto soccorso di Mirano portando con sé la mano staccata. Dopo aver fermato il sanguinamento e verificato che l’uomo non fosse positivo al coronavirus, i medici l’hanno trasferito al reparto di chirurgia plastica.
L’azienda ospedaliera di Padova ha lodato il coordinamento d’emergenza territoriale e le competenze del personale medico, che “hanno permesso il delicatissimo reimpianto in tempi record, iniziando l’intervento a sole 3 ore dal trauma, mantenendosi al di sotto del tempo critico di ischemia del segmento amputato di 6 ore, tempo oltre il quale le possibilità di successo si riducono drasticamente aumentando anche i rischi di vita del paziente”.
L’Ao di Padova ricostruisce il complesso intervento, attraverso il quale i tessuti sono stati riconnessi “ottenendo il reimpianto completo della mano amputata”, ad opera di 7 chirurghi, 3 anestesisti e 6 infermieri.
La nota dell’ospedale si conclude: “Nei giorni seguenti all’intervento è stato riscontrato che il paziente ha mantenuto la stabile vitalità della mano con la progressiva mobilizzazione attiva delle dita, ed è stato dimesso dopo 6 giorni di ricovero in buone condizioni cliniche e in grado di muovere autonomamente le dita della mano. Dopo un periodo di intensa riabilitazione assistita, a 50 giorni dall’intervento, si ipotizza che l’uomo possa ritornare a compiere, nell’arco di alcuni mesi, le normali attività manuali. Continuerà la riabilitazione tendinea; la completa rigenerazione neuromuscolare verrà raggiunta nel tempo, in 18 mesi”.