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Ottenuti embrioni umani sintetici con cellule staminali: passo in avanti nello studio delle malattie genetiche

Importante scoperta di Cambridge e Caltech che può rivoluzionare lo studio per le malattie genetiche

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Una scoperta scientifica incredibile permetterà di fare un passo importantissimo nello studio delle malattie genetiche. Uno studio dell’Università di Cambridge e del California Institute of Technology, infatti, è riuscito a ottenere embrioni umani sintetici utilizzando cellule staminali, un progresso rivoluzionario che elude la necessità di ovuli o spermatozoi.

Lo studio di Cambridge e Caltech

Secondo quanto riportato dal Guardian, infatti, la ricerca getta le basi per rivoluzionare lo studio delle malattie genetiche. I risultati, che verranno pubblicati su una rivista scientifica nei prossimi mesi, sono stati svelati dalla biologa Magdalena Zernicka-Goetz che è intervenuta all’incontro annuale dell’International Society for Stem Cell Research a Boston.

Stando a quanto riferito dalla ricercatrice, infatti, il gruppo di lavoro è riuscito a “creare modelli simili a embrioni umani riprogrammando le cellule staminali embrionali“.

Già nel 2022 il suo gruppo di ricerca aveva ottenuto il primo embrione sintetico di topo con un cuore che batte. E ora Zernicka-Goetz ha descritto la coltivazione degli embrioni a uno stadio appena superiore all’equivalente di 14 giorni di sviluppo per un embrione naturale.

“Il nostro è il primo modello di embrione umano a tre linee che riguarda le cellule amniotiche e germinali, ovvero le cellule precursori dell’uovo e dello sperma”, ha spiegato Zernicka-Goetz al Guardian. “È bellissimo e creato interamente da cellule staminali embrionali”, ha aggiunto.

L’importanza della scoperta

Ma cosa significa e che valore ha questa scoperta pronta a rivoluzionare la medicina? In attesa dei dettagli, gli scienziati affermano che questi embrioni modello potrebbero fornire una finestra cruciale per studiare sia le malattie genetiche, sia le cause biologiche degli aborti ricorrenti.

Le strutture ottenute dalle cellule staminali, scrive il quotidiano britannico, non hanno un cuore pulsante o l’inizio di un cervello, ma includono cellule che normalmente andrebbero a formare la placenta, il sacco vitellino e l’embrione stesso.

Problemi etici

Ma il lavoro, come tutti in questo campo, solleva anche seri problemi etici, legali e legislativi poiché le entità cresciute in laboratorio non rientrano nella legislazione vigente nel Regno Unito e nella maggior parte degli altri paesi.

Gli embrioni sintetici non possono essere impiantati nell’utero perché sarebbe illegale. Per il momento dunque, non è possibile utilizzarli clinicamente anche perché non si sa ancora se possano continuare a crescere oltre le prime fasi di sviluppo.

Fonte foto: ANSA

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