Orrore a Roma, corpo di un uomo trovato con mani e piedi legati a Tor Sapienza: si indaga per omicidio

Macabra scoperta a Tor Sapienza, quartiere del quadrante Est di Roma, dove è avvenuto il ritrovamento del corpo di un cittadino straniero, un egiziano, di 48 anni. L’uomo è stato trovato all’interno dell’intercapedine del palazzo in cui abitava con il fratello e due connazionali. Aveva le mani e i piedi legati. Non è ancora chiaro come sia stato ucciso.

Roma, corpo di un uomo trovato con mani e piedi legati: gli interrogatori

A fare il terribile ritrovamento è stato il fratello della vittima, che ne aveva denunciato la scomparsa il 12 dicembre scorso. Secondo quanto riporta Repubblica ha dichiarato ai Carabinieri che Gala Emad Mohammed Abou El Maatu (questo il nome dell’egiziano ucciso) “conduceva una vita normale. Era un operaio e ha un figlio”.

Insospettito per la presenza di cemento fresco accanto a una intercapedine del palazzo, il fratello dell’egiziano ucciso ha deciso di rompere il muro, trovando il corpo seviziato. È questo che è emerso dalla lunga notte di interrogatori in caserma, dove sono stati sentiti anche altri due egiziani.

La famiglia occupava abusivamente un appartamento, ora posto sotto sequestro, sito in un palazzo di via Morandi, al civico 150. Il 48enne non aveva precedenti penali. Sul caso sta investigando la Compagnia di Montesacro dell’Arma. Le indagini sono coordinate dalla Procura, che ha aperto un fascicolo per omicidio e ha ascoltato i parenti dell’uomo.

Fonte foto: ANSA

Tor Sapienza, corpo di un uomo trovato con mani e piedi legati: le ipotesi

È sospetto il fatto che nessun familiare si sia reso conto di nulla, nonostante l’omicidio sia presumibilmente avvenuto all’interno dello stabile, con l’occultamento del cadavere che potrebbe aver richiesto diverse ore.

A ogni modo tutte le piste rimangono aperte, e le forze dell’ordine starebbero cercando di contattare un altro egiziano, che risulterebbe irrintracciabile, ma non è chiaro quale sia la sua posizione.

Tor Sapienza, quartiere popolare con molti residenti abusivi e un’alta percentuale di stranieri, è una delle zone di spaccio di Roma, ed è spesso finito sulle pagine di cronaca locale per episodi legati alla droga, a rapine, a criminalità organizzata e gang locali. Il 48enne potrebbe essere finito in un brutto giro.

Gli investigatori stanno passando al vaglio le ultime chiamate sul suo telefono e ricostruendo tutti gli spostamenti bancari avvenuti nell’ultimo periodo, al fine di confermare o smentire una delle ipotesi sul tavolo della Procura.

Fonte foto: ANSA