Orrore a Palermo dove una donna era costretta a pulire l'urina del marito: abusi e umiliazioni durati anni
Una donna palermitana ha denunciato il marito dopo anni di maltrattamenti e umiliazioni
Per anni ha umiliato la moglie, costringendola persino a pulire la sua urina versata apposta per terra. Una storia orribile con protagonista una donna di Palermo di 38 anni e suo marito, di due anni più giovane.
- Soprusi e umiliazioni, uomo denunciato a Palermo
- La cattura e la scarcerazione
- Gli orrori trovati sul pc
Soprusi e umiliazioni, uomo denunciato a Palermo
“Pulisci schiava” diceva alla moglie dopo aver urinato a terra, nel salone. La coppia si era sposata dieci anni fa ed ha due figli. Un’escalation di violenze che alla fine hanno portato la 38enne a fuggire e a denunciare il marito.
All’ennesima lite, nei giorni scorsi, la donna ha trovato il coraggio di lasciare il tetto coniugale, trovando rifugio dalla sorella che l’ha accompagnata al commissariato di Brancaccio a sporgere denuncia.
La cattura e la scarcerazione
Nel frattempo l’uomo si è dileguato, ma gli agenti lo hanno trovato domenica scorsa a Borgetto. Condotto al carcere palermitano Pagliarelli, ha trascorso tre notti in cella, per poi essere scarcerato, con obbligo di dimora a Reggio Calabria nella casa del padre.
Tuttavia la misura cautelare non lo ha fermato e, come riferisce Palermo Today, la sera stessa della scarcerazione la donna ha chiamato piangendo il commissariato di polizia per dire che l’ex era di nuovo appostato sotto casa sua.
A decidere per l’arresto e poi la scarcerazione dopo l’interrogatorio è stata la gip Ermelinda Marfia.
Le indagini, condotte dal pm Alessandro Macaluso, procedono e dovranno ora definire con precisione fino a dove si sono spinte le violenze e se, in queste, fossero coinvolti anche i figli della coppia.
Gli orrori trovati sul pc
Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno sequestrato telefonino e pc del 36enne.
Sono emersi altri dettagli agghiaccianti: l’uomo conservava una galleria di scatti con pose spinte non solo della moglie, ma anche della cognata. Alcune immagini sono state divulgate su Whatsapp a qualche numero in rubrica.
Dunque ora sul 36enne pende anche l’accusa di revenge porn, oltre a quella di maltrattamenti in famiglia.