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Origine Covid, Zambon: "Perché l'Oms non dirà mai la verità"

Zambon, ex funzionario dell'Oms, sostiene che l'ente globale non riuscirà ad andare a fondo circa il tema dell'origine del Covid in Cina

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Come e dove si è originato il coronavirus? La domanda non ha mai trovato una risposta certa, nemmeno dopo che l’Oms ha inviato una squadra di ispettori in Cina, a Whuan. Il fatto è che l’ispezione è stata eseguita a diversi mesi di distanza dal focolaio che si è poi propagato in tutto il globo. Sull’operato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Massimo Giletti, nel corso della puntata di Non è l’Arena in onda il 18 aprile, ha cercato di saperne qualcosa di più, intervistando Francesco Zambon, ex funzionario dell’Oms.

“Se hanno censurato qualcosa sull’Italia, è attendibile quello che l’Oms dice sulla Cina dove tutto è nato? Il suo dossier è stato oggetto di tentativi di modifiche, io devo credere in quello che leggo sulla Cina?”, ha chiesto Massimo Giletti a Zambon.

“Lei ha ragione a vedere le due vicende paragonate l’una all’altra – ha spiegato Zambon -, infatti quella dell’Italia, che è un Paese geopoliticamente non così importante sulla sfera sanitaria, ci aiuta a leggere un po’ la situazione cinese”.

“Io credo che l’Oms non dirà mai la verità sull’origine del virus – ha dichiarato l’ex funzionario -, stante così la situazione è impossibile che lo faccia perché non ha potere investigativo, non ha potere sanzionatorio”.

“Abbiamo visto – ha proseguito Zambon – cosa è successo con la missione che c’è stata recentemente in Cina, anche con il rapporto che è uscito con le quattro ipotesi probabili o plausibili sull’origine del virus. Addirittura, Tedros Adhanom stesso (direttore generale dell’Oms, ndr) è stato costretto a dire che è necessario avere più informazioni per valutare le varie opzioni”.

“Come sapete – ha concluso Zambon – c’è un’ipotesi di un passaggio diretto del virus da pipistrello a uomo, poi una seconda ipotesi con ospite intermedio. Un’ipotesi su cui premerebbe la Cina in cui il virus sarebbe entrato nel Paese attraverso cibi congelati. E un’ipotesi giudicata come molto improbabile di un incidente di laboratorio, e tra l’altro a Wuhan ci sono molti laboratori che trattano di coronavirus e quindi è un’ipotesi che rimane in campo”.

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