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Coprifuoco, ipotesi esercito: cosa dice la circolare del Viminale

La circolare del Viminale, inviata ai prefetti, spiega a chi spetterà controllare il rispetto del coprifuoco: ipotesi esercito nelle strade

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La presentazione dell’ultimo Dpcm fatta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte non è piaciuta ai sindaci, che hanno appreso dalla televisione il fatto di doversi sobbarcare la responsabilità del coprifuoco nelle loro città. Guidati dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, i primi cittadini hanno di fatto costretto il governo a rivedere i suoi piani. Il Viminale ha quindi diramato una circolare in cui vengono date ulteriori indicazioni per la realizzazione e la gestione delle aree in cui vigerà il coprifuoco.

Coprifuoco e controlli, ipotesi esercito: chi decide

La definizione della forza pubblica, da impiegare nell’espletamento dei servizi di chiusura delle piazze e delle strade decisa dall’ultimo Dpcm, dovrà essere decisa in una riunione tecnica di coordinamento tra il questore, le forze dell’ordine e gli altri attori della sicurezza territoriale, anche ai fini dell’individuazione del numero degli agenti di polizia locale da utilizzare. La circolare inviata dal ministero dell’Interno ai prefetti.

Secondo il documento, l’attuazione di queste misure potrà “beneficiare del concorso di unità militari, laddove presenti nell’ambito dell’operazione Strade Sicure, anche all’esito di una rimodulazione del piano d’impiego delle forze già in disponibilità”.

Coprifuoco, strade chiuse anche solo alcuni giorni

La chiusura di piazze e vie da disporre per contrastare il contagio da Covid potrà tradursi in restrizioni che valgono “solo in determinati giorni della settimana”, quelli “caratterizzati da un più intenso afflusso di persone”.

Facile prevedere quindi piazze off-limits nel weekend, soprattutto quelle normalmente frequentate dai più giovani.

Un primo esempio è quanto deciso dalla sindaca di Torino, Chiara Appendino, che mercoledì 21 ottobre firmerà un’ordinanza relativa allo stop della movida dalle 21 a partire da piazza Santa Giulia, via Matteo Pescatore e piazza Montanaro: “Iniziamo con queste aree – ha spiegato la prima cittadina, ripresa dall’Ansa – valutando man mano la situazione per tarare al meglio i provvedimenti ed estenderli eventualmente ad altre zone”.

Comunque, in generale, la chiusura delle strade dovrà essere decisa dal sindaco e dal prefetto.

Coprifuoco, cosa sono le “strade a numero chiuso”

Nella circolare inviata dal Viminale ai prefetti si parla anche di “strade a numero chiuso“. In sostanza – è spiegato nel documento – si potrà disporre una chiusura parziale delle strade o delle piazze, restringendo quindi l’accesso senza interdirlo totalmente, con il contingentamento degli ingressi”.

Sarà cura dei Comuni informare i cittadini circa la chiusura di piazze e vie, con “tempestivo anticipo” visto che dovrà essere “consentito comunque il libero accesso a esercizi commerciali e ad abitazioni private, e il conseguente deflusso”.

Coprifuoco, il ruolo delle Regioni

Se alcune Regioni, in considerazione dell’aumento di contagi, dovessero adottare proprie ordinanze contenenti un regime più severo, il Viminale ha informato che si procederà “a fornire indicazioni specifiche per i prefetti delle province interessate”.

In questa regione il Covid non è mai arrivato: ecco perché Fonte foto: Ansa
In questa regione il Covid non è mai arrivato: ecco perché
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