Operaio muore stroncato dal caldo mentre lavora alla segnaletica stradale a Lodi: aveva 44 anni
Un operaio di 44 anni ha accusato un malore mentre lavorava in strada sotto al sole, inutile la corsa in ospedale
Si è sentito male mentre lavorava in strada sotto un sole cocente e si è accasciato a terra. È morto così a Lodi un operaio di 44 anni che stava lavorando in un cantiere per il rifacimento della segnaletica stradale. L’uomo è stato subito soccorso e trasportato in ospedale, dove è poi deceduto.
Operaio muore stroncato dal caldo a Lodi
La tragedia si è consumata nella mattinata di oggi, martedì 11 luglio, a Lodi. L’operaio si stava occupando di tracciare la segnaletica stradale in strada Vecchia Cremonese, alla periferia della città.
Secondo quanto riporta Ansa, l’uomo si è sentito male attorno a mezzogiorno, mentre lavorava sull’asfalto sotto il sole cocente, in una giornata in cui a Lodi si sono sfiorati i 36 gradi.
L’operaio stava lavorando alla segnaletica orizzontale quando all’improvviso si è sentito male e si è accasciato a terra davanti ai colleghi.
I soccorsi
Immediati i soccorsi da parte delle persone presenti, anche con l’utilizzo di un defibrillatore. L’uomo è stato caricato su un’ambulanza del 118 e trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore, dove è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione.
Purtroppo non c’è stato nulla da fare: l’uomo, 44 anni, originario della provincia di Milano, è deceduto poco dopo. La causa del decesso, un attacco cardiaco, è stata messa in relazione con la cappa di caldo africano che da giorni grava sulla città.
Martedì 11 luglio bollino rosso in 10 città italiane
Le polemiche
“Non si può morire sul lavoro, non si può morire per il troppo caldo. In questi giorni siamo di fronte a un’ondata di caldo anomalo e a livelli insopportabili. Forse è il caso che nelle ore più torride vengano presi tutti gli accorgimenti utili a evitare tragedie come quella accaduta oggi a Lodi”, scrive su Twitter il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.
“Un dramma assurdo quanto evitabile“, ha dichiarato a Repubblica la segretaria generale per Pavia e Lodi della Cisl, Elena Maga.
“Sotto il sole, in questa stagione, il lavoro su asfalto e cemento andrebbe messo in discussione e gestito assolutamente diversamente. Non bisognerebbe sempre arrivare ai morti alle situazione estreme per cambiare le cose. Bisognerebbe fare articolazione oraria in modo diverso, lavorare di notte“.