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INCIDENTI SUL LAVORO

Operaio morto schiacciato da una ruspa all'Ipem di Brindisi: aveva 52 anni, ennesima vittima sul lavoro

Muore schiacciato da una ruspa nello stabilimento industriale Ipem di Brindisi: l'operaio di 52 anni stava eseguendo un lavoro di manutenzione

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Giuseppe Pastore

GIORNALISTA

Giornalista professionista, si occupa di attualità e politica parlamentare seguendo i lavori di Camera e Senato. Laureato in Giurisprudenza, muove i primi passi nel giornalismo scrivendo di cronaca e politica in Puglia per poi collaborare con alcune testate nazionali.

L’ennesima vittima sul posto di lavoro, questa volta a Brindisi. Nella mattina del 14 aprile un uomo di 52 anni è morto schiacciato da una ruspa nello stabilimento industriale in cui stava lavorando. Si tratta dell’Ipem (Industria petroli meridionali), azienda che si occupa di stoccaggio e di commercializzazione del gas. L’intervento dei soccorsi non ha potuto evitare la tragica morte dell’uomo.

Perde la vita sotto una ruspa

L’incidente sul lavoro è avvenuto venerdì 14 aprile. Secondo le prime informazioni, il 52enne è morto in prossimità del raccordo ferroviario.

Stando a quanto si apprende, l’uomo è stato schiacciato da una ruspa mentre svolgeva il suo lavoro presso lo stabilimento industriale Ipem di Brindisi.

La zona dell’area industriale di Brindisi dove si trova lo stabilimento Ipem

La vittima è originaria di Marcianise, in provincia di Caserta. L’uomo era un dipendente di una ditta appaltatrice esterna a Ipem.

Il 52enne, infatti, si trovava nell’azienda brindisina per un lavoro di sostituzione della ruspa di un mezzo. È in quel momento che sarebbe stato investito.

Inutile l’intervento dei soccorsi

L’evento drammatico si è consumato nel giro di poco tempo. L’arrivo sul posto del personale del 118 non è stato sufficiente a salvare l’uomo.

A bordo del mezzo dal quale la vittima è stata investita c’era un suo collega che, secondo quanto riportato dai giornali locali, è stato trasportatoin stato di shock all’ospedale ‘Di Summa – Perrino’ di Brindisi.

Sull’esatta dinamica dell’incidente adesso indagano gli investigatori. A raggiungere lo stabilimento industriale, infatti, sono stati anche i carabinieri, i vigili del fuoco e il pubblico ministero Giuseppe De Nozza.

L’ennesima vittima sul posto di lavoro

L’operaio 52enne morto a Brindisi è solo l’ennesima vittima sul posto di lavoro. A fine marzo un altro operaio è morto travolto da tubi e impalcature a Frattamaggiore, in provincia di Napoli.

Nei primi due mesi del 2023 in Italia ci sono stati 100 morti sul lavoro, pari a 12 decessi ogni settimana. Secondo i dati dell’Inail, rielaborati dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre, 73 decessi sono avvenuti in occasione del lavoro svolto, mentre i restanti 27 si sono consumati in itinere.

Nella prima parte di quest’anno, inoltre, si evidenzia che le Regioni con il più alto tasso di mortalità sono Umbria, Marche, Piemonte, Puglia e Veneto.

I primi numeri del 2023 registrano un lieve calo (14 vittime in meno) rispetto a quelli del’anno precedente. Questo però non è un motivo di consolazione. In particolare preoccupa che il 9% del totale delle vittime abbia un’eta compresa tra i 15 e i 24 anni.

Resta alto anche il numero delle vittime straniere, con un’incidenza di mortalità pari al 4,2% contro il 3% dei colleghi italiani.

Fonte foto: ANSA

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