Operaio morto folgorato a Terme Vigliatore vicino Messina per un incidente sul lavoro: aveva solo 40 anni
Operaio 40enne morto folgorato a Terme Vigliatore, in provincia di Messina: è l'ennesimo incidente sul lavoro fatale di questo 2024
Un altro morto sul lavoro dopo l’ennesimo incidente. La mattina di mercoledì 7 febbraio a Terme Vigliatore, in provincia di Messina, un operaio di 40 anni è deceduto durante il turno, folgorato mentre stava lavorando all’impianto elettrico di una serra. Inutili i soccorsi.
- Operaio morto sul lavoro
- Indagini in corso per capire la dinamica dell'incidente
- La piaga delle morti sul lavoro anche nel 2024
Operaio morto sul lavoro
Secondo quanto ricostruito da LaPresse, l’incidente sul lavoro sarebbe avvenuto in mattinata, all’interno di una serra di un vivaio in contrada Lacco.
I colleghi dell’uomo, un operaio 40enne di origini rumene, si sono attivati immediatamente per chiamare i soccorsi.
Terme Vigliatore, in provincia di Messina, dove un operaio è morto folgorato
Una volta sul posto, però, i sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Indagini in corso per capire la dinamica dell’incidente
I soccorritori sono stati poi raggiunti da carabinieri e tecnici dell’ispettorato del lavoro, che dovranno ricostruire l’esatta dinamica dell’ennesimo incidente mortale sul lavoro in Sicilia.
La piaga delle morti sul lavoro anche nel 2024
Nelle scorse settimane il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha descritto le morti sul lavoro con le parole “scandalo intollerabile“.
Alla sua indignazione ha fatto seguito il monito della prima presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, in apertura dell’anno giudiziario per la quale “non è tollerabile che si continui a morire a causa del lavoro“.
Nonostante gli appelli, però, nulla è cambiato.
Ecco alcuni dei morti sul lavoro in questo inizio di 2024, fino ad oggi:
- 11 gennaio a Valfabbrica (Perugia): operaio 49enne morto travolto dal terreno di uno scavo ceduto mentre era impegnato nei lavori per la sostituzione delle tubature dell’acquedotto;
- 15 gennaio ad Atessa (Chieti): operaio 47enne morto in uno stabilimento metalmeccanico, era alle prese con una pressa e sarebbe stato colpito da un tubo;
- 19 gennaio a Jesi (Ancona): operaio morto nello stabilimento della Cnh dopo essere precipitato dal tetto durante i lavori di manutenzione;
- 19 gennaio a Rapagnano (Fermo): artigiano 62enne morto nell’incendio nel suo laboratorio, in seguito all’esplosione della bombola della fiamma ossidrica;
- 21 gennaio a Lonato del Garda (Brescia): 52enne morto carbonizzato nell’acciaieria Feralpi, avrebbe rovesciato materiale incandescente sulla pala meccanica, che avrebbe preso fuoco;
- 24 gennaio a Maccarese (Roma): operaio 30enne morto durante la riparazione a una gru, che si è staccata dal camion e lo ha schiacciato;
- 25 gennaio a Castel Campagnano (Caserta): 48enne morto a causa del ribaltamento del suo trattore;
- 26 gennaio a Cagliari: 50enne morto schiacciato tra due rimorchi nel porto industriale;
- 29 gennaio a Buddusò (Sassari): 63enne morto cadendo dal tetto di un capannone in una azienda agricola;
- 30 gennaio a Chiari (Brescia): operaio 51enne morto travolto da un treno alta velocità;
- 30 gennaio a Trento: elettricista di 46 anni morto dopo essere caduto da una scala durante lavori di manutenzione al poligono di tiro dei carabinieri;
- 1 febbraio a Guarda Ferrarese (Ferrara): 59enne morto schiacciato da un furgone durante l’attività di abbattimento e rimboschimento pioppi dell’area;
- 6 febbraio a Rivoli (Torino): operaio 65enne morto dopo essere caduto da un’altezza di 27 metri.