Online i contatti di Hegseth, Gabbard e Waltz, altra falla nella sicurezza Usa scoperta da Der Spiegel
Numeri di telefono, indirizzi email e password di diversi membri dell'amministrazione Trump sono stati trovati online, facilmente accessibili
I contatti e le password dei membri dell’amministrazione Trump Mike Waltz, Pete Hegseth e Tulsi Gabbard sono disponibili online e facilmente reperibili, secondo la testata tedesca Der Spiegel. La procuratrice generale Pam Bondi ha però annunciato che non indagherà nemmeno sulle chat di Signal.
- Nessuna indagine sui segreti militari in chat
- I dati dei ministri disponibili online
- L'account pubblico di Mike Waltz
Nessuna indagine sui segreti militari in chat
La procuratrice generale Pam Bondi, equivalente americano del ministro della Giustizia, ma che ha anche poteri di pubblica accusa in determinati casi, ha annunciato che non indagherà sul caso di Signal.
Nei giorni scorsi, il direttore del giornale americano The Atlantic aveva rivelato di essere stato aggiunto per errore a una chat in cui ministri e consiglieri di Trump stavano organizzando l’operazione militare contro gli HouthiB.

Una procedura del tutto irregolare, che non segue gli standard di sicurezza previsti in questi casi per le comunicazioni. Trump ha negato le accuse, parlando di “caccia alle streghe”, ma The Atlantic ha pubblicato l’intero contenuto delle chat.
I dati dei ministri disponibili online
Poche ore prima dell’annuncio di Pam Bondi, il settimanale tedesco Der Spiegel, tra i più prestigiosi d’Europa, ha rivelato di aver trovato online, piuttosto facilmente, i dati personali del segretario alla Difesa Pete Hegseth.
Mail, numeri di telefono e password del capo del Pentagono erano disponibili presso database di aziende che vendono questo tipo di dati a fini di marketing.
Anche alcune informazioni riguardo a Tulsi Gabbard, direttrice dell’intelligence considerata molto vicina alle posizioni russe, possono essere trovate online, anche se la loro rilevanza sembra essere minore rispetto a quelle di Hegseth.
L’account pubblico di Mike Waltz
La situazione peggiore sembra essere però quella di Mike Waltz. Il consigliere per la sicurezza di Trump si è preso la colpa per quanto accaduto con Signal, avendo invitato per errore il direttore del The Atlantic nella chat.
Il 27 marzo però, la testata online Wired ha scoperto che, fino a mercoledì 26 marzo, un account di Venmo, un servizio di pagamenti online simile a PayPal, a nome di Waltz, era rimasto completamente pubblico.
A questo profilo era associata una lunga lista di altri contatti di politici, diplomatici, lobbisti e altre persone rilevanti del sistema della sicurezza nazionale americana.
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