"Virus non esiste più": l'Oms fa chiarezza e risponde a Zangrillo

Hanno creato scalpore in tutto il mondo le parole dell’anestesista italiano Alberto Zangrillo, che ha dichiarato che il coronavirus è diventato clinicamente inesistente. Le sue dichiarazioni sono state travisate da alcuni, che le hanno interpretate come una conferma dell’indebolimento del Sars-Cov-2. Il capo del programma dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è intervenuto per fare chiarezza sulla vicenda.

Il coronavirus non è diventato meno “patogeno“, ha dichiarato in conferenza stampa l’epidemiologo Michael Ryan, come riporta l’Ansa. “Dobbiamo essere estremamente attenti a non dare l’impressione che d’un tratto il virus, di sua volontà, abbia deciso di diventare meno patogeno. Non è affatto il caso”, ha sottolineato l’esperto.

Anche la virologa Ilaria Capua, considerata una dei massimi esperti mondiali in materia, aveva dichiarato che “non è il virus che è cambiato, siamo noi che abbiamo imparato a proteggerci e a difenderci“.

Durante il consueto briefing quotidiano, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha messo l’accento sulla pericolosità del Sars-Cov-2. “Abbiamo adesso più di 6 milioni di casi di Covid-19 nel mondo, e abbiamo perso 370mila persone a causa del virus”.

Oms: “Vogliamo continuare la collaborazione con gli Stati Uniti”

Il direttore generale ha anche espresso la volontà di continuare la collaborazione con gli Usa dopo le dure parole che il presidente Donald Trump ha annunciato venerdì la rottura dei rapporti tra Organizzazione Mondiale della Sanità e Stati Uniti.

“È desiderio dell’Oms continuare la collaborazione”, ha affermato, come riporta l’Ansa, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Il mondo ha beneficiato a lungo del forte e collaborativo impegno con il governo e con il popolo degli Stati Uniti. Il contributo e la generosità verso la sanità globale nei decenni è stato immenso, e ha fatto una grande differenza nella salute pubblica in tutto il mondo”.

Fonte foto: Ansa