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Omicron, individuata la prossima sottovariante. La brutta notizia su vaccini e reinfezioni

Tutto quello che c'è da sapere sulla sottovariante BA.2.75: dalla capacità a superare la barriera degli anticorpi alla trasmissibilità e letalità

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Gli studi di epidemiologi e genetisti per individuare la prossima variante del coronavirus che potrebbe prendere il sopravvento sulle altre si sono concentrati su una nuova sottovariante, classificata come BA.2.75.

Mentre Omicron BA.5 sta prendendo il sopravvento nel mondo (anche in Italia), gli occhi dei ricercatori sono concentrati, quindi, su una sottovariante che non deriva da BA.5, bensì da BA.2.

Quanti sono i casi di Omicron BA.2.75

Per il momento, si parla ancora di pochissimi casi confermati di Omicron BA.2.75: al 4 luglio 2022 erano circa una quarantina. Oltre a un gruppo più numeroso in India, sono state depositate sequenze anche in Australia, Canada, Germania, Regno Unito e Nuova Zelanda, il che farebbe escludere errori di sequenziamento.

Omicron BA.275 e vaccini: la previsione degli esperti

L’analisi della sottovariante BA.275 è stata condotta nel dettaglio da Tom Peacock, virologo del Department of Infectious Disease all’Imperial College di Londra.

Come riportato dal ‘Corriere della Sera’, BA.2.75 possiede 45 mutazioni in comune con BA.5 e 15 peculiari. Tra queste, 8 mutazioni nella spike (BA.5 ne ha 3). In particolare, questa sottovariante si distingue in modo apprezzabile rispetto al BA.2 con due mutazioni chiave: G446S e R493Q.

La previsione degli esperti è che BA.2.75, alla luce della mutazione G446S, abbia una maggiore facilità a superare la barriera di anticorpi creata dai vaccini o da una recente infezione da Covid. Tuttavia, si ritiene che G446S avrà un effetto minore sugli anticorpi delle persone che hanno precedentemente contratto una infezione prodotta da BA.1. Il vantaggio antigenico di BA.2.75 rispetto a BA.2 sarà, quindi, più pronunciato nelle persone che non hanno avuto esposizione a BA.1.

BA.2.75 potrebbe avere una maggiore capacità di superare gli anticorpi creati dai vaccini.

Omicron BA.2.75, trasmissibilità e letalità: cosa hanno scoperto gli esperti

Il successo della sottovariante BA.2.75 è legato anche alla sua trasmissibilità intrinseca. Fino a questo momento, la capacità infettiva di SARS-CoV-2 è sempre aumentata e ciò potrebbe accadere anche con la variante BA.2.75, che ha 8 mutazioni sulla spike. Si tratta, però, di una variabile difficile da misurare sperimentalmente e che può essere stimata solo alla luce di un numero sufficiente di dati epidemiologici.

Allo stato attuale, non si hanno informazioni sulla maggiore o minore letalità di questa nuova sottovariante, un dato misurabile solo sul campo, cioè negli ospedali. Fino a oggi, però, il SARS-CoV-2 non è andato nella direzione di aumentare il suo impatto patogeno e si ritiene che possa essere così anche con BA.2.75.

Fonte foto: ANSA

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