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CRONACA NERA

Willy, Bianchi verso l'isolamento: paura di ritorsioni in carcere

I legali dei fratelli Gabriele e Marco Bianchi e di Mario Pincarelli hanno chiesto l'isolamento dagli altri detenuti per i loro assistiti in carcere

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

I fratelli Gabriele Bianchi e Marco Bianchi, così come Mario Pincarelli, arrestati per l’omicidio del 21enne Willy Monteiro Duarte, si trovano, ognuno in una cella diversa, in isolamento a Rebibbia per le procedure anti coronavirus e per evitare che parlino tra loro. La direzione sta valutando di prolungare il confinamento anche allo scadere della quarantena per paura di ritorsioni da parte di altri reclusi. Ne dà notizia Il Messaggero.

Stefano Anastasia, garante per i detenuti del Lazio, ha dichiarato che “trascorse  le due settimane di isolamento precauzionale per il Covid, effettivamente si dovrà valutare una adeguata forma di isolamento cautelativo per impedire che i tre possano essere oggetto di attenzioni per così dire sgradite all’interno del carcere”.

“L’uccisione di Willy Duarte Monteiro ha avuto una eco mediatica molto forte e ha impressionato gli italiani, non solo quelli che sono a casa, ma anche coloro che sono detenuti. Serve attenzione. Al momento, comunque, ho avuto modo di verificare che questi giorni di detenzione stanno scorrendo senza anomalie”, ha aggiunto parlando con Il Messaggero.

L’allerta è scattata dopo che i legali dei fratelli Bianchi e di Mario Pincarelli, indagati per omicidio volontario aggravato da futili motivi, hanno chiesto al giudice e al vertice del Dap di tenere conto delle circostanze dell’arresto e dei rischi connessi, al fine di tutelare l’incolumità dei tre presunti assassini, “che hanno diritto a una giusta detenzione”.

La procedura di isolamento cautelativo, riporta Il Messaggero, è prevista a Regina Coeli, ma a causa dei tanti spazi necessari per fare fronte all’emergenza Covid, i Bianchi e Pincarelli sono finiti a Rebibbia.

Gli istituti sono già di per sé pieni“, ha dichiarato Stefano Anastasia “ma ora ogni volta che le forze dell’ordine debbono tradurre qualcuno in carcere si trovano in difficoltà. Tanto che, correlate all’emergenza Covid, ci sono disposizioni nazionali perché, in caso di reati non gravi, si decida per i domiciliari”.

I profili social degli indagati per la morte di Willy e quelli dei loro familiari sono stati inondati di minacce e frasi d’odio. Molti omonimi si sono rivolti a Carabinieri e forze dell’odine per paura di ritorsioni.

Nel campo sportivo di Paliano, dove si sono svolti i funerali di Willy, a cui ha partecipato Giuseppe Conte, non si è presentato alcun contatto stretto dei quattro – Francesco Belleggia è ai domiciliari – proprio per paura di provocare risse o nuove violenze.

Fonte foto: Ansa
Willy ucciso a Colleferro, i funerali a Paliano. C'è anche Conte

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