Omicidio Voghera, l'ex assessore leghista resta ai domiciliari
La decisione del gip nei confronti di Massimo Adriatici, l’ex assessore leghista di Voghera che uccise Youns Boussettaoui durante una colluttazione
Rimane agli arresti domiciliari l’ex assessore leghista alla Sicurezza di Voghera, Massimo Adriatici, che il 20 luglio scorso uccise con un colpo di pistola Youns Boussettaoui nel corso di una colluttazione in piazza. Lo ha deciso il gip di Pavia Maria Cristina Lapi che ha respinto la richiesta di rilascio presentata dai legali di Adriatici, accusato di eccesso colposo di legittima difesa.
Questo, riferisce l’Ansa, nonostante il pm Roberto Valli avesse espresso parere favorevole alla rimessione in libertà dell’ex assessore, ritenendo il fatto “colposo”, confortato “dall’esito degli accertamenti tecnici compiuti”.
Il giudice per le indagini preliminari ha invece respinto la richiesta di revoca in quanto “gli indizi di colpevolezza restano gravi” e non “sono emerse novità tali” da attenuare la misura cautelare.
Stando alle norme previste per il tipo di reato per cui Adriatici è indagato, gli arresti domiciliari scadranno comunque il prossimo 20 ottobre.
Intanto lunedì 11 ottobre presso il tribunale di Pavia si terrà l’incidente probatorio chiesto dalla Procura, nel corso del quale verrà ascoltato uno dei testimoni secondo cui l’ex assessore avrebbe sparato a braccio teso contro il 39enne marocchino.