Omicidio di Vago di Lavagno, figlio 15enne di Alessandra Spiazzi deceduto: dichiarata la morte cerebrale
Dichiarata la morte del 15enne ucciso dalla madre Alessandra Spiazzi, la 58enne che ha sparato al figlio prima di togliersi la vita a Vago di Lavagno
Non ce l’ha fatta il 15enne gravemente ferito alla testa dal colpo di pistola esploso dalla madre Alessandra Spiazzi, nel caso di Vago di Lavagno, in provincia di Verona, diventato un omicidio-suicidio. La 58enne aveva sparato contro il figlio prima di togliersi la vita nella giornata di venerdì 20 settembre. Ricoverato in condizioni disperate nel reparto di Neurorianimazione dell’Ospedale di Borgo Trento, il minore è stato dichiarato deceduto nel pomeriggio di lunedì 23.
Morto il figlio di Alessandra Spiazzi
Come riportato dal Corriere della Sera, la seconda riunione della specifica Commissione ospedaliera ha confermato la morte cerebrale del 15enne al termine delle sei ore previste per legge, a cui segue la sospensione di tutte le terapie e dei supporti per le funzioni vitali.
Dopo due giorni in terapia di supporto massimale, gli specialisti del reparto diretto dal professor Leonardo Gottin avevan diagnosticato al ragazzo il danno cerebrale irreversibile. Il padre Luciano ha espresso la volontà di donare gli organi del figlio, concedendo l’autorizzazione all’espianto.
Il caso di Vago di Lavagno
La dichiarazione del decesso è stata eseguita in coordinamento con l’Autorità giudiziaria.
Gli inquirenti sono al lavoro per risalire alle motivazioni che hanno portato la madre Alessandra Spiazzi a compiere quello che si profila sempre di più come un caso di omicidio-suicidio, ipotesi emersa già nelle prime ore dopo il delitto.
Il ricordo del 15enne
La notizia della morte del 15enne è stata commentata dalla preside dell’Istituto Copernico Pasoli, Sara Agostino, che ha descritto la piccola vittima come “un ragazzino normalissimo, impegnato nello studio, integrato nella classe e benvoluto da compagni e docenti, con tante passioni, come tanti”.
“Nessun insegnante se la sente di parlare. Sono tutti sotto shock” ha detto ancora la dirigente scolastica, ricordando l’alunno, come un adolescente sano e positivo.
Componente del Gruppo Vago 1 degli scout del suo paese, lo studente partecipava attivamente alla vita della comunità, frequentando i campi estivi e le attività in parrocchia, oltre a prendere parte alle lezioni di crossfit della palestra Olympia di Vago.
Nella giornata di martedì 24 settembre, sarà osservato nell’istituto un minuto di silenzio, per “onorare la sua memoria con rispetto e vicinanza. In momenti di grande tristezza e difficoltà, è importante ricordare che non siamo soli e che possiamo contare gli uni sugli altri per affrontare insieme le prove più dure” come scritto da Agostino esprimendo cordoglio verso il papà e la famiglia.