Omicidio Sharon Verzeni, testimone racconta gli ultimi istanti di vita. Crepe nel rapporto con Sergio Ruocco?
In merito all'omicidio di Sharon Verzeni, una testimone ha raccontato i suoi ultimi istanti di vita. Novità anche sul legame tra lei e Sergio Ruocco
Filtra un nuovo dettagliato racconto sull’omicidio di Sharon Verzeni, uccisa a Terno d’Isola nella notte tra il 29 e il 30 luglio in circostanze ancora misteriose. Una testimone ha rivelato cosa ha visto e sentito dalla sua finestra dopo l’aggressione mortale.
- Il racconto della testimone su Sharon Verzeni
- I racconti sul rapporto tra Sharon Verzeni e Sergio Ruocco
- Le ultime parole di Sergio Ruocco, fidanzato di Sharon Verzeni
Il racconto della testimone su Sharon Verzeni
A riportare il racconto fatto dalla testimone agli investigatori è il Corriere della Sera.
La donna, una 59enne che vive in un quadrilocale al secondo piano del condominio del garage sequestrato, ha raccontato: “Stavo guardando la tv in soggiorno con mio figlio. (…) Le finestre erano tutte aperte perché in quei giorni faceva un caldo terribile. (…) All’improvviso ho sentito gridare ‘aiuto, aiuto‘, ma non mi sono preoccupata subito perché qui gira di tutto e spesso capita di sentire schiamazzi. Poi, c’è stata una pausa, durata molto poco. Ho sentito di nuovo ‘aiuto, aiuto’, stavolta era più vicino e la voce più sofferente. Allora mi sono allarmata, mi sono alzata e sono andata alla finestra”.
La donna di 59 anni ha proseguito: “Quando mi sono affacciata, ho visto la ragazza arrivare barcollando. Veniva dalla piazza (VII Martiri, n.d.r.) e al primo momento ho pensato che fosse ubriaca. (…) Tentava con la mano destra di aggrapparsi alla recinzione della villetta del 32 (…) Forse stava cercando di suonare al campanello per chiedere aiuto. Poco dopo si è lasciata andare ed è caduta all’indietro. Mi sono spaventata perché ho pensato: ‘Ha sbattuto la testa sull’asfalto‘”.
La testimone non ha assistito alla telefonata fatta da Sharon Verzeni al 112, in cui ha detto: “Mi ha accoltellata”. La 59enne non ha fornito neanche indicazioni utili sul killer in fuga. “Quando mi sono affacciata, purtroppo ho visto soltanto lei. Non ho visto biciclette, né uomini scappare a piedi. (…) Sharon doveva avere già chiamato i soccorsi, io l’ho vista solo barcollare e cadere”.
La testimone ha aggiunto: “Sharon ha provato a tirarsi su, ma non ce la faceva. (…) Quando si è girata sul fianco destro, abbiamo visto il sangue sulla schiena. E abbiamo capito dopo avere sentito delle tre coltellate”.
Sopralluogo nell’abitazione di Sharon Verzeni.
I racconti sul rapporto tra Sharon Verzeni e Sergio Ruocco
La Repubblica, invece, si sofferma sul rapporto tra Sharon Verzeni e il fidanzato Sergio Ruocco. Il quotidiano, riferendosi alle oltre cento audizioni tra famigliari, colleghi di lavoro e vicini di casa, scrive che sarebbero emerse alcune crepe nella relazione tra i due.
Dubbi sul rapporto tra Verzeni e Ruocco, che non è indagato ma che è stato ripetutamente chiamato in caserma dagli investigatori, sarebbero emersi anche da una prima analisi eseguita sul telefono cellulare della donna.
Le ultime parole di Sergio Ruocco, fidanzato di Sharon Verzeni
Ai cronisti che, sabato 24 agosto, lo hanno atteso davanti alla casa di Bottanuco e gli hanno chiesto conto dei numerosi inviti in caserma, Sergio Ruocco ha detto: “Succede tutti i giorni. Vado e torno, credo anche domattina”.
Poi il fidanzato di Sharon Verzeni ha precisato: “Non mi serve nessun legale“.