Omicidio Sharon Verzeni, l'avvocato di Moussa Sangare: "Distrutto e pentito, probabili problemi psichiatrici"
Durante l’interrogatorio Moussa Sangare ha confessato l’omicidio di Sharon Verzeni, il suo avvocato descrive un delitto non premeditato
L’avvocato di Moussa Sangare, l’uomo accusato dell’omicidio di Sharon Verzeni, ha sollevato importanti dubbi sulla salute mentale del suo assistito durante le prime fasi dell’interrogatorio. Giacomo Maj ha dichiarato che è “molto verosimile” che Sangare possa avere una problematica psichiatrica, anche se al momento è prematuro trarre conclusioni definitive. Il legale ha aggiunto ai cronisti che il suo assistito è “distrutto e pentito“.
- Sharon Verzeni, parla l'avvocato di Sangare
- L'ipotesi dell'omicidio non premeditato
- Chi è Moussa Sangare
Sharon Verzeni, parla l’avvocato di Sangare
“L’aspetto dei problemi psichiatrici dovrà essere approfondito con consulenze specifiche e probabilmente con una perizia” ha spiegato Maj, sottolineando che si tratta di un elemento cruciale per la difesa.
Come riporta il Fatto Quotidiano, Maj ha descritto il gesto compiuto da Sangare come un atto senza senso, un’azione che lo stesso Sangare non riesce a spiegare.
I fiori in ricordo di Sharon Verzeni a Terno d’Isola
“È stato un raptus” ha detto l’avvocato, riportando le parole del 31enne durante la confessione. “Ha dichiarato di aver sentito un impulso irrefrenabile a colpire Sharon, senza un motivo apparente, senza una ragione logica“.
L’ipotesi dell’omicidio non premeditato
Secondo Maj, queste affermazioni suggeriscono che l’omicidio potrebbe non essere stato premeditato, nonostante la Procura contesti proprio la premeditazione come aggravante.
“Lui è distrutto, completamente provato da quanto accaduto” ha ribadito il legale, escludendo per il momento la possibilità che Sangare avesse pianificato l’omicidio.
“È pentito? Quando si è reso conto di ciò che aveva fatto, sicuramente lo è stato” ha affermato Maj, cercando di delineare il profilo di un uomo sopraffatto dalle sue stesse azioni.
Chi è Moussa Sangare
Moussa Sangare, 31enne di origine maliana ma nato e cresciuto in Italia, è stato individuato grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza del Comune di Terno d’Isola.
Nei filmati, si vede Sangare allontanarsi rapidamente dalla scena del crimine in bicicletta la notte tra il 29 e il 30 luglio. Le prove raccolte hanno portato gli inquirenti ad accusarlo di omicidio volontario premeditato.
Durante l’interrogatorio, Sangare ha confessato l’omicidio, affermando di non conoscere la vittima e di non avere avuto alcun contatto con lei prima del tragico evento.