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Omicidio Sharon Verzeni, l'arma del delitto non si trova: in azione la squadra dello show tv Metal Detective

Proseguono le ricerche dell'arma del delitto con cui è stato commesso l'omicidio di Sharon Verzeni: si unisce anche la squadra del programma tv Metal Detective

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Sulle tracce dell’arma del delitto: anche la squadra di Metal Detective, programma TV che va in onda su Dmax, si unisce alla caccia all’assassino di Sharon Verzeni. Dal 28 agosto, l’equipe del programma sta infatti affiancando i ricercatori che sono a caccia del coltello con il quale sarebbe stato commesso l’omicidio.

Omicidio Sharon Verzeni, anche Metal Detective cerca l’arma del delitto

Secondo quanto riportato da La Repubblica, l’esperto di ricerche e metal detective Paolo Gibba Campanardi sta coordinando le ricerche.

La squadra di Metal Detective, munita di metal detector, procede con la ricerca dell’arma del delitto insieme ai volontari del Mu. Re. (Museo Recuperanti).

omicidio sharon verzeni: si cerca l'arma del delittoFonte foto: ANSA

Un volontario del Mu. Re. impegnato nelle ricerche

Nella giornata di ieri, 28 agosto, è stata setacciata l’area intorno a Terno d’Isola, alla ricerca di prove che conducano alla soluzione dell’omicidio di Sharon Verzeni.

Fino ad ora, purtroppo, non ci sono però stati ulteriori sviluppi sul caso.

Proseguono le ricerche intorno ai campi

I ricercatori hanno passato al setaccio anche più di 120 tombini, e non sono stati trascurati neppure dettagli quali aiuole e siepi.

Nonostante la mancanza di ritrovamenti degni di nota, le ricerche dell’arma del delitto non si fermeranno: proseguiranno anche nella giornata odierna.

I metal detector si sposteranno ora ai campi che circondano l’abitazione di via Merelli, dove Sharon Verzeni, prima dell’omicidio, viveva col compagno Sergio Ruocco.

Gli indagati per falsa testimonianza e favoreggiamento

Le ricerche per trovare l’arma del delitto con la quale è stato commesso il delitto, dunque, proseguono.

Le Forze dell’Ordine hanno da poco iniziato a seguire una nuova pista, quella del pusher scomparso.

Al momento, però, nonostante sia già passato un mese dalla scomparsa di Sharon Verzeni, non ci sono ancora persone indagate per aver commesso l’omicidio.

Ma non mancano gli indagati per altri crimini, e sono due.

Innanzitutto, un 76enne residente in zona, è indagato per falsa testimonianza. L’uomo ha affermato alle Forze dell’Ordine che, nell’ora del delitto, stava dormendo. Tuttavia, la sua versione non coincide con quella delle telecamere di zona, che lo ha ripreso a fumare in terrazzo.

La seconda persona indagata, un 50enne, si è presentato spontaneamente presso i Carabinieri affermando di conoscere la Verzeni. In realtà, non è così: l’uomo, probabilmente in cerca di pubblicità, è ora accusato di favoreggiamento personale.

arma-del-delitto-omicidio-sharon-verzeni Fonte foto: ANSA / Social
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