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Omicidio Reggio Emilia: fermato il figlio, partecipò all'Eredità

Reggio Emilia: fermato il figlio dell'uomo trovato morto con il cranio fracassato a martellate nella sua abitazione

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Reggio Emilia – Gli investigatori che indagano sulla morte di Paolo Eletti, 58 anni e trovato sabato sera nella sua villetta di San Martino in Rio con il cranio fracassato a martellate, hanno fermato per omicidio e tentato omicidio il figlio Marco, 33 anni e scrittore di gialli. Il giovane ha anche partecipato al programma di Rai Uno L’Eredità a gennaio 2019.

Secondo gli inquirenti, come riferisce La Repubblica, nella villetta situata in una zona industriale poco distante da Reggio Emilia, non ci sarebbe stato un omicidio-suicidio. Paolo è stato trovato senza vita mentre la moglie Sabrina, di qualche anno più giovane del marito, con le vene dei polsi tagliate, incosciente ma viva sul divano. Chi indaga è convinto che tale quadro non corrisponda alla realtà ma che sia stato inscenato dal figlio della coppia per nascondere l’omicidio del padre e il tentato assassinio della madre.

Marco continua a proclamarsi innocente, ma, sempre come riferisce La Repubblica, parrebbe inchiodato da tutta una serie di incongruenze riscontrate nella sua testimonianza.

Sabrina e Paolo erano conosciuti nella zona come una coppia ordinaria: lei lavora come parrucchiera, lui aveva da poco perso il lavoro. A trovarli e dare l’allarme è stato proprio il figlio, che, oltre a coltivare la passione per la narrativa thriller, lavora in un’azienda di Rubiera e vive a Reggio Emilia con la compagna.

Quando i carabinieri, coordinati dalla pm Piera Giannusa, hanno fatto irruzione nella casa in cui si è consumato il delitto, hanno trovato il 33enne in stato di shock, ma i sospetti si sono concentrati subito su di lui. L’ipotesi di un omicidio commesso da Sabrina, seguito da un tentato suicidio, è parsa agli inquirenti poco credibile.

Gli investigatori hanno così ricostruito tutti gli spostamenti di Marco, mettendo a confronto la sua testimonianza con ciò che hanno trovato sulla scena del crimine. Le sue dichiarazioni sono state considerate contraddittorie, mentre il principio d’incendio che si stava sviluppando nella dimora si crede che sia stato un tentativo per depistare le indagini.

Secondo carabinieri e pm il movente sarebbe da ricercare in una serie di questioni patrimoniali, relative a una porzione della casa. I litigi in casa, anche se il figlio vive a Reggio Emilia con la compagna, sarebbero stati frequenti.

Omicidio Reggio Emilia: Sabrina grave in ospedale

Sabrina al momento è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale di Reggio Emilia. La donna è in coma farmacologico, indotto perché quando è giunta al pronto soccorso aveva già perso molto sangue ed era narcotizzata. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi, ma sono fiduciosi di salvarle la vita. Se dovesse salvarsi, sarà la testimone chiave per capire cosa è accaduto sabato pomeriggio nella villetta in cui c’è stato il delitto.

Si attendono inoltre i risultati dell’autopsia sul corpo di Paolo. Risultati che arriveranno nei prossimi giorni. Anche in questo caso sarà cruciale capire se prima dei colpi di martello che gli hanno fracassato il cranio sia stato narcotizzato.

Restano quindi in piedi due ipotesi: o la pista del suicidio-omicidio oppure, come credono gli inquirenti, un assassinio perpetrato dal figlio.

marco-eletti Fonte foto: ANSA
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