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Omicidio Pierina Paganelli, spunta un testimone dell'incidente del figlio Giuliano: cosa lo collega al delitto

Un testimone dell'incidente di Giuliano Saponi svela un dettaglio che potrebbe collegarlo all'omicidio di Pierina Paganelli: di cosa si tratta

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Per più di un anno è stato escluso un collegamento tra l’incidente di Giuliano Saponi in bicicletta e l’omicidio della madre, Pierina Paganelli, uccisa il 3 ottobre 2023 in via del Ciclamino, a Rimini. Un filo rosso tutto da verificare, nato da un dettaglio che certamente risulta suggestivo ma sul quale è opportuno andare cauti.

Il testimone dell’incidente di Giuliano Saponi

Come è noto, il 7 maggio 2023 Giuliano Saponi ha avuto un incidente mentre pedalava in bicicletta. A seguito del sinistro l’uomo, figlio di Pierina Paganelli e marito di Manuela Bianchi, è finito in coma.

Alle telecamere di Mattino Cinque è arrivata la testimonianza di un uomo, il 22 ottobre 2023, che celandosi dietro l’anonimato ha rivelato dettagli finora sconosciuti.

L’uomo sarebbe un testimone dell’incidente di Giuliano Saponi. Agli inviati ha raccontato: "Di sicuro non è stato investito", ha detto l’uomo riferendosi al figlio di Pierina Paganelli.

Secondo la sua versione, dietro Giuliano transitava un furgone bianco che si muoveva nel tentativo di sorpassarlo. Ma anziché sorpassarlo, il conducente avrebbe fatto di tutto per tagliargli la strada. In questo modo Giuliano Saponi sarebbe stato travolto.

L’uomo "con la bandana"

Una volta consumatosi il "patatrac", come lo definisce il testimone, due uomini sarebbero scesi dal furgone e avrebbero aperto le portiere per nascondere la visuale ad eventuali curiosi.

Nello specifico l’uomo avrebbe visto "due persone vestite con jeans e maglietta bianca". Uno di loro aveva i capelli ricci, l’altro "lo dovrebbero conoscere, quello con la bandana".

Affermazioni, quelle del testimone, che ovviamente necessitano di approfondimenti e accertamenti.

I Dna isolati sul luogo dell’omicidio di Pierina Paganelli

Nel frattempo si sono conclusi i rilievi nello scantinato di via del Ciclamino, nel punto esatto in cui Pierina Paganelli è stata uccisa. Il professor Emiliano Giardina, incaricato dal Tribunale di Rimini come super consulente, ha isolato il Dna di due profili riconducibili a soggetti maschili.

Uno è presente sul muro dello scantinato, l’altro sulla gonna della vittima. In totale, quindi, i profili genetici entrati nella vicenda sono tre: il primo è quello di Louis Dassilva, arrestato il 16 agosto. Eppure, come sottolinea la consulente della difesa Roberta Bruzzone, le tracce biologiche del 34enne sono assenti dal luogo del delitto.

Le tracce di Louis, piuttosto, sono presenti in un coltello da cucina e in un pantalone da lavoro del metalmeccanico, effetti personali sequestrati dagli inquirenti.

pierina paganelli omicidio testimone Fonte foto: ANSA
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