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Omicidio Pierina Paganelli, si lavora sui messaggi tra la nuora Manuela Bianchi e il vicino-amante della donna

Sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti i messaggi tra Manuela Bianchi e il suo presunto amante, la sera dell'omicidio di Pierina Paganelli

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Emergono ulteriori elementi di indagine sull’omicidio di Pierina Paganelli, la donna uccisa a Rimini con 29 coltellate lo scorso 3 ottobre. A distanza di quasi un mese e mezzo dalla morte della 78enne non ci sono ancora iscritti nel registro degli indagati, ma le attenzioni degli inquirenti si starebbero concentrando sui messaggi scambiati in chat tra la nuora della vittima, Manuela Bianchi, e il suo presunto amante, Louis Dassilva, la sera stessa del delitto.

I messaggi

Secondo quanto riportato da ‘Agi’, il giorno dopo i fatti il Consiglio dei saggi dei Testimoni di Geova di Miramare avrebbero dovuto esprimersi sull’espulsione dalla congregazione di Manuela Bianchi, a causa della sua presunta relazione adultera col 33enne vicino di casa di origini senegalesi.

Da quanto appreso, l’incontro dei Testimoni di Geova avrebbe provocato una forte agitazione nella nuora della 78enne, la quale avrebbe manifestato il suo nervosismo su Whatsapp con Dassilva. Lo stesso telefonino sarebbe stato utilizzato dalla 51enne per scattare delle foto al fratello Loris Bianchi, che costituirebbero elementi dell’alibi della donna.

Fonte foto: ANSA

Il piano interrato del condominio dove è stato trovato il corpo di Pierina Paganelli

Interrogati come persone informate sui fatti, gli anziani della congregazione hanno opposto il segreto religioso. Al momento, dunque, non sarebbe ancora chiaro se la vittima abbia denunciato l’adulterio al Consiglio dei saggi né se fosse a conoscenza della presunta relazione tra la nuora e il vicino.

La maglietta bianca

Una delle ultime novità sul caso, secondo ‘Repubblica’, riguarderebbe anche la sparizione di una maglietta bianca a maniche corte che Louis Dassilva avrebbe indossato la sera dell’omicidio di Pierina Paganelli.

Tra i vestiti consegnati alla squadra mobile dal 33enne senegalese mancherebbe, infatti, proprio questa t-shirt, con la quale l’uomo sarebbe stato immortalato dalle telecamere della farmacia di via Del Ciclamino, intorno alle 19.30 del 3 ottobre.

Le indagini

Secondo quanto trapelato, Dassilva non sarebbe stato in grado di spiegare la mancanza della maglietta.

L’abbigliamento indossato quella sera è stato requisito dalla polizia quasi un mese dopo il delitto. Il 33enne avrebbe consegnato due pantaloni ginnici, un paio di scarpe e una maglietta a maniche lunghe, non corte come quella sulla quale gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Daniele Paci, starebbero focalizzando le indagini.

omicidio-pierina-paganelli Fonte foto: ANSA
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