Omicidio Maria Campai a Viadana, l'interrogatorio del 17enne è durato 90 minuti: convalidato il fermo
Il fermo del 17enne accusato di aver ucciso Maria Campai a Viadana è stato convalidato: è accusato di omicidio e occultamento di cadavere
È stato convalidato il fermo del 17enne accusato dell’omicidio di Maria Campai a Viadana. Il giovane ha risposto alle domande del giudice della procura dei minori di Brescia. Il confronto è durato circa 90 minuti. Dopo l’interrogatorio lo studente è tornato nel carcere minorile Beccaria di Milano, dove si trova da venerdì 27 settembre dopo aver indicato ai carabinieri il luogo in cui aveva abbandonato il corpo della 42enne Maria Campai.
- Il 17enne è accusato dell’omicidio di Maria Campai
- La scomparsa di Maria Campai a Viadana
- Maria Campai, l’omicidio e il ruolo della sorella
Il 17enne è accusato dell’omicidio di Maria Campai
I reati contestati al 17enne sono quelli di omicidio volontario e premeditato e occultamento di cadavere. Al termine dell’interrogatorio di garanzia i legali del giovane non hanno rilasciato alcuna dichiarazione alla stampa presente all’esterno del tribunale di Brescia.
Contestualmente all’interrogatorio, i carabinieri hanno effettuato una nuova perquisizione nel garage di proprietà della famiglia del ragazzo dove potrebbe essere avvenuto l’omicidio di Maria Campai.
L’ingresso del tribunale per i minori di Brescia
La scomparsa di Maria Campai a Viadana
“Volevo sapere che cosa di prova ad ammazzare una persona”, avrebbe detto il 17enne ai carabinieri dopo aver indicato il luogo in cui trovare il corpo di Maria Campai. Nel frattempo gli investigatori stanno raccogliendo nuovi elementi utili a delineare con certezza quanto accaduto.
A quanto pare lo studente, che nei giorni intercorsi tra la scomparsa della donna e il ritrovamento avrebbe condotto una vita assolutamente normale, avrebbe cercato su internet istruzioni su come disfarsi di un cadavere. Maria Campai, 42enne di origine romena, viveva a Parma insieme alla sorella dopo la separazione dal marito.
La donna sarebbe stata contattata dallo studente di Viadana (Mantova) su una app di incontri.
Maria Campai, l’omicidio e il ruolo della sorella
Ad accompagnarla all’appuntamento, giovedì 19 settembre, era stata la sorella insieme al compagno. La donna ha raccontato alla Gazzetta di Mantova di aver visto Maria allontanarsi con un ragazzo con gli occhiali. Ma da quella sera non aveva più avuto notizie di lei.
La svolta è arrivata solo una settimana dopo, quando la sorella della vittima ha riconosciuto il ragazzo e ha avvertito i carabinieri. Poco dopo è arrivata la confessione del giovane, che ha portato i militari nel luogo in cui aveva abbandonato il corpo di Maria Campai dopo l’omicidio.
Poco prima del delitto i due avevano avuto un rapporto intimo nel garage di proprietà della famiglia a Viadana.