Laura Ziliani, ipotesi sulla morte: come è stata uccisa l'ex vigilessa
La 55enne sarebbe stata uccisa nel sonno dalle figlie e dal fidanzato della maggiore dopo essere stata drogata
Gli inquirenti stanno ricostruendo le modalità con cui è stata uccisa Laura Ziliani, l’ex vigilessa 55enne uccisa da due delle tre figlie e dal loro amante per motivi legati al suo patrimonio e ai profitti delle case vacanze che la donna affittava in Val Camonica. A 140 giorni dal decesso resta da capire quali elementi del cadavere potrebbero confermare le ipotesi degli investigatori.
L’ipotesi è che Laura Ziliani non sia morta a causa del mix di benzodiazepine ritrovate nel suo corpo. La ricostruzione più probabile, secondo quanto riporta l’Ansa, sarebbe quella che i medicinali sarebbero stati usati solo per stordirla dai tre killer.
L’ex vigilessa sarebbe morta soffocata con un cuscino mentre dormiva sotto l’effetto dei potenti ansiolitici il cui dosaggio, si legge negli atti dell’inchiesta, sarebbe bastato “a comprometterne le capacità di difesa“.
Laura Ziliani, ipotesi sulla morte: interrogatori di garanzia per le figlie e il genero
Sono fissati per la mattina di martedì 28 settembre gli interrogatori di garanzia delle figlie di Laura Ziliani, Silvia Zani e Paola Zani, e di Mirto Milani, fidanzato della prima e amante della seconda.
I tre si presentaranno davanti alla gip Alessandra Sabatucci, che ha già firmato l’ordinanza di custodia cautelare su richiesta della pm Caty Bressanelli, per approfondire le modalità e il movente dell’omicidio.
Le due sorelle sono detenute nella stessa cella del carcere bresciano di Verziano, dove sono entrate tenendosi per mano. Mirto Milani è invece in isolamento nell’altro carcere di Brescia, quello di Canton Mombello.