,,

Omicidio in panetteria a Milano, Raffaele Mascia ha ucciso Ivan Disar "solo perché era infastidito"

Raffaele Mascia resta in carcere per l'omicidio in panetteria a Milano: secondo il giudice ha ucciso Ivan Disar solo perché "infastidito" dall'uomo

Pubblicato:

Resta in carcere Raffaele Mascia, il 21enne che il 15 febbraio scorso ha ucciso l’ucraino Ivan Disar nella panetteria gestita dal padre a piazzale Gambara a Milano. Lo ha deciso il gip che ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per omicidio e tentato omicidio. Dall’ordinanza del giudice emerge che Mascia avrebbe aperto il fuoco solo perché “infastidito” da Disar e dal suo amico, rimasto ferito.

Omicidio in panetteria a Milano, Raffaele Mascia resta in carcere

Nella mattinata di venerdì 21 febbraio il gip Luca Milani ha convalidato il fermo di Raffaele Mascia e disposto la custodia cautelare in carcere come richiesto dal pm nell’ambito dell’inchiesta sull‘omicidio in panetteria a Milano.

Come riporta Ansa, per il giudice c’è il rischio concreto che il 21enne possa uccidere ancora o che possa scappare nuovamente, come aveva già fatto dopo l’omicidio.

omicidio panetteria MilanoFonte foto: ANSA

Il giovane resta quindi nel carcere di San Vittore, dove è detenuto dal 17 febbraio con le accuse di omicidio, tentato omicidio aggravati dai futili motivi e porto illegale dell’arma.

Mascia ha ucciso Ivan Disar “solo perché infastidito”

Dall’ordinanza del gip emerge il movente dell’omicidio: Mascia avrebbe sparato ai due ucraini, uccidendo Ivan Disar, 49 anni, e ferendo gravemente il 26enne Pavel Koresko, solo perché era “infastidito” da quei due clienti della panetteria.

Come messo a verbale dal padre del 21enne, Disar era un suo amico di lunga data e un cliente abituale del negozio, conosceva il giovane fin da bambino.

Il 49enne, elettricista, in passato gli aveva proposto di far lavorare suo figlio con lui.

Secondo il giudice Raffaele Mascia avrebbe commesso “un gesto completamente sproporzionato all’eventuale pericolosità della situazione”.

Una “spedizione punitiva” messa in atto solo perché i due erano ubriachi e, per il 21enne, molesti.

La versione del 21enne che non convince

Secondo la versione di Mascia, quel pomeriggio in panetteria sarebbe stato minacciato dai due ucraini. Agli inquirenti ha detto di aver avuto paura, anche di non riuscire a proteggere il padre. Per questo avrebbe reagito, perdendo la testa.

Una versione che non trova riscontri né per la procura né per il gip, come riporta Ansa.

Nella testimonianza resa dalla donna che era in compagnia dei due ucraini non c’è traccia delle presunte minacce.

Secondo la donna Disar ha cercato di abbracciare il giovane quando questi è entrato e si è detto disponibile a cercare un lavoro come elettricista per lui, ma il 21enne ha risposto che lui non aveva esperienza.

Diversa la versione del giovane: Disar lo avrebbe abbracciato stringendolo con forza al collo e lo avrebbe preso in giro dicendogli che non riusciva a lavorare sui quadri elettrici.

Per il giudice agli atti non c’è alcun elemento che indichi che i due ucraini fossero persone pericolose e che volessero fare del male a Mascia.

omicidio-panetteria-milano-raffaele-mascia Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,