Omicidio di Sara Centelleghe a Costa Volpino, arrestato il vicino di casa: chi è l'uomo finito in manette
Costa Volpino (Bergamo), omicidio di Sara Centelleghe: arrestato il vicino di casa 19enne di origini indiane
Arrestato il vicino di casa di Sara Centelleghe, la ragazza di 19 anni accoltellata e morta nella notte in via Nazionale 142 a Costa Volpino, comune dell’Alto Sebino (provincia di Bergamo).
- Costa Volpino, omicidio di Sara Centelleghe: chi è l'uomo arrestato
- Gli inquirenti: "Concordanti indizi di colpevolezza"
- La testimonianza della vicina: "Abbiamo sentito urla all'una di notte"
Costa Volpino, omicidio di Sara Centelleghe: chi è l’uomo arrestato
La giovane, dopo essere stata aggredita nel suo appartamento, è uscita di casa ma dopo pochi passi, a causa delle mortali ferite che le sono state inferte, si è accasciata al suolo ed è deceduta.
Per l’omicidio è stato arrestato un suo coetaneo, Jashan Deep Badhan. Il 19enne è di origini indiane ed abita in una casa all’interno dello stesso stabile della vittima.
L’uomo era stato condotto in caserma nella mattinata di sabato 26 ottobre. In serata, come riferito all’AdnKronos dal suo avvocato Fausto Micheli, ha confessato l’omicidio.
“Si trova in stato di arresto ed è provato”, ha spiegato Micheli che ha aggiunto: “Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia davanti al gip”.
Gli inquirenti: “Concordanti indizi di colpevolezza”
Le indagini, si legge in una nota, “hanno consentito di raccogliere concordanti indizi di colpevolezza a carico di un diciannovenne indiano, abitante in un appartamento posto in un edificio limitrofo a quello della vittima, che è stato posto in stato di arresto con l’accusa di omicidio volontario”.
Sara Centelleghe dimorava nell’appartamento assieme a sua madre, che, al momento dell’aggressione, non si trovava in casa.
La testimonianza della vicina: “Abbiamo sentito urla all’una di notte”
Tra i primi a rendersi conto del dramma sono stati alcuni vicini di casa della vittima. Una donna, che abita al piano di sotto rispetto all’appartamento in cui si è consumato il delitto, ha raccontato al sito “Araberara” di aver udito in piena notte grida lancinanti.
“Era l’una di notte – ha spiegato la testimone – ho sentito delle urla, ho aperto la porta con mio marito e abbiamo visto impronte di sangue per le scale e al piano di sopra”.
“Mio marito – ha aggiunto la donna – è salito e ha trovato una ragazza in preda al panico che chiedeva aiuto: era l’amica di Sara che ha raccontato di essere scesa a prendere una bibita e di aver trovato, una volta salita, la sua amica senza vita. Inutili i tentativi di rianimarla. Poi abbiamo notato impronte di piedi nudi sulle scale”.