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Omicidio di Sara Buratin a Bovolenta, recuperato un cadavere nel fiume: è di Alberto Pittarello

È arrivata la conferma: il corpo ritrovato nel Bacchiglione è di Alberto Pittarello, marito di Sara Buratin, uccisa con venti coltellate a Bovolenta

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Dopo tre giorni di ricerche potrebbe essere stato ritrovato il corpo di Alberto Pittarello, marito di Sara Buratin, la donna uccisa con venti coltellate nel capanno degli attrezzi della casa della madre a Bovolenta. I sommozzatori, che stavano scandagliando il fiume Bacchiglione, hanno difatti ritrovato e portato in superficie un cadavere, probabilmente quello del 39enne sospettato di aver ucciso la moglie.

Il corpo ritrovato nel fiume Bacchiglione

Nel pomeriggio di oggi – giovedì 29 febbraio – i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno trovato e ripescato, portandolo in superficie, un corpo senza vita nel fiume Bacchiglione, che da tre giorni viene scandagliato nel tratto che fa parte del territorio di Ca’ Molin, frazione di Bovolenta, comune della provincia di Padova, in Veneto.

L’area monitorata, nella quale si sono concentrate le ricerche delle forze dell’ordine, è stata individuata come luogo delle indagini in seguito alla segnalazione di alcune tracce di pneumatici che, dalla sponda, finivano nell’acqua.

Omicidio di Sara Buratin a Bovolenta, recuperato un cadavere nel fiume: dovrebbe essere di Alberto PittarelloFonte foto: ANSA
Forze dell’ordine lungo il fiume Bacchiglione, dov’è stato ritrovato un corpo, probabilmente di Alberto Pittarello, marito di Sara Buratin, la donna uccisa a Bovolenta

Non ci sono ancora conferme, ma il corpo senza vita ritrovato potrebbe essere quello del 39enne Alberto Pittarello, l’uomo sospettato di aver ucciso con venti coltellate la moglie, Sara Buratin.

Il femminicidio di Sara Buratin a Boloventa

Sara Buratin, 41 anni, è stata trovata priva di vita lo scorso martedì 27 febbraio a casa della madre, a Bovolenta. Fin da subito il marito della donna, Alberto Pittarello, è risultato irreperibile.

Secondo le ipotesi degli investigatori l’uomo, dopo aver ucciso la moglie, sarebbe fuggito a bordo del furgone di lavoro, per poi guidare il veicolo fin dentro il fiume Bacchiglione, dopo aver gettato il cellulare dal finestrino.

Proprio lo smartphone dell’uomo, insieme ad alcuni frammenti di parabrezza del furgone, sono stati trovati lungo l’argine del fiume, portando le forze dell’ordine a concentrare le ricerche nella zona dov’è poi stato ripescato il corpo.

Le indagini delle forze dell’ordine

Il corpo ritrovato nel fiume Bacchiglione si trovava proprio all’interno del furgone di Alberto Pittarello, che si trovava sul fondale. Sono quindi al momento pochi i dubbi sull’identità del cadavere ripescato.

Bisognerà comunque attendere la conferma ufficiale. Sul posto sono presenti anche i familiari di Sara Buratin, sul cui corpo dovrebbe essere fatto oggi l’esame autoptico disposto dal pm.

Sono ancora molti i dettagli e i punti oscuri ancora da chiarire nella vicenda. Ma, se venisse confermata l’ipotesi del ritrovamento di Alberto Pittarello, una parte delle ipotesi degli investigatori verrebbe confermata.

La conferma dell’identità del cadavere

È arrivata nel pomeriggio la conferma di quanto sospettato fin dai primi momenti: il cadavere recuperato nel fiume Bacchiglione è quello di Alberto Pittarello, il 39enne che avrebbe ucciso a coltellate la moglie, Sara Buratin.

La conferma, come riporta Il Piccolo, è arrivata dai Carabinieri di Padova, dopo che i familiari dell’uomo hanno effettuato il riconoscimento nell’obitorio dov’era stato portato il corpo. Non risulterebbero ferite, e l’ipotesi che al momento si fa strada è quello di un suicidio per annegamento, ma bisognerà comunque attendere i risultati dell’autopsiaper averne certezza.

sara-buratin-boloventa-bacchiglione Fonte foto: ANSA
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