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Omicidio di Pamela Mastropietro, ergastolo a Innocent Oseghale: la sentenza della Cassazione

Omicidio di Pamela Mastropietro, confermato l'ergastolo a Innocent Oseghale: respinto il ricorso presentato dalla difesa

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Per l’omicidio di Pamela Mastropietro è stato confermato l’ergastolo inflitto a Innocent Oseghale. Al 36enne nigeriano è stata data la pena massima nel procedimento per l’uccisione, lo stupro e lo smembramento del cadavere della 18enne romana avvenuti il 30 gennaio 2018 a Macerata. La Corte di Cassazione ha depositato il verdetto con cui ha respinto il ricorso straordinario della difesa.

Omicidio di Pamela Mastropietro, confermato l’ergastolo a Innocent Oseghale

La difesa di Oseghale chiedeva di escludere l’accusa di violenza sessuale sulla base di asseriti errori materiali e di annullare la sentenza che aveva inflitto l’ergastolo.

I giudici, dopo l’udienza di giovedì 16 gennaio, hanno deciso di respingere il ricorso, accogliendo la richiesta della procura generale di conferma della pena.

Oseghale scortatoFonte foto: ANSA
Un’immagine di Oseghale scortato dai poliziotti

Perché la difesa ha presentato ricorso

I resti della 18enne Pamela Mastropietro furono ritrovati in due trolley nelle campagne di Pollenza, in provincia di Macerata, il 31 gennaio 2018.

Nel secondo processo d’appello, a Perugia, a Oseghale era stata riconosciuta l’accusa di violenza sessuale sulla giovane. Su tale punto era stato organizzato il ricorso dei legali del nigeriano, gli avvocati Umberto Gramenzi e simone Matraxia.

In particolare, i due avvocati avevano chiesto l’esclusione della condanna per violenza sessuale, trovando l’opposizione della procura generale e della famiglia della vittima.

I difensori contestavano un errore di fatto nella ricostruzione dei fatti avvenuti la mattina del 30 gennaio 2018, sostenendo che Oseghale e Pamela Mastropietro avessero sì avuto un rapporto sessuale, ma consensuale.

Il rapporto, secondo i difensori, si sarebbe consumato ai giardini Diaz, prima di andare nella mansarda di Oseghale in via Spalato, e sarebbe stato voluto sia dal nigeriano sia dalla giovane. Tale ricostruzione è stata rigettata dai giudici che hanno confermato l’ergastolo.

“Dispiacere”, ha dichiarato all’Ansa Simone Matraxia che, a proposito della sentenza, ha aggiunto: “Il fatto che la Cassazione abbia rigettato il ricorso e non lo abbia dichiarato inammissibile né di primo acchito né alla prima udienza, dimostra direttamente che le nostre ragioni avevano un fondamento”.

La madre di Pamela Mastropietro: “Sentenza giusta”

“Sentenza giusta, spero sia definitiva stavolta anche se nessuno mi riporterà mia figlia”, ha dichiarato la madre di Pamela Mastropietro, Alessandra Verni, che nelle scorse ore aveva definito questa terza Cassazione come “una violenza per la sua famiglia”.

Tramite un post su Facebook, la donna ha aggiunto: “Oggi è una giornata importante per me e per la mia famiglia. Sono felice e sollevata per la decisione dei giudici che hanno RIGETTATO IL RICORSO STRAORDINARIO PRESENTATO DAGLI AVVOCATI DI OSEGHALE. Questa sentenza rappresenta un passo significativo verso la giustizia per mia figlia Pamela e per tutte le vittime di atrocità come quelle che abbiamo vissuto”.

“È fondamentale che la verità venga riconosciuta e che chi ha compiuto atti così gravi ne risponda. La lotta per la memoria di Pamela continua, e oggi questa decisione ci dà nuova forza e speranza. Ringrazio tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo percorso e che continuano a lottare per la giustizia insieme a noi”, ha concluso la signora Verni.

omicidio-pamela-mastropietro-ergastolo-oseghale Fonte foto: ANSA
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