Cerciello Rega, "Fategli fare la fine di Cucchi". Chat dell'orrore tra carabinieri sugli americani
Le conversazioni sono depositate agli atti nel processo a carico di Fabio Manganaro, che è sotto processo per la vicenda del bendaggio di Hjorth
Emerge un chat dell’orrore tra carabinieri dopo l’arresto di Gabriele Natale Hjorth, accusato assieme a Finnegan Lee Elder dell’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. “Squagliateli nell’acido”, “fategli fare la fine di Cucchi”: queste le frasi delle conversazioni che sono state depositate agli atti nel processo a carico di Fabio Manganaro, il militare sotto processo per la vicenda del bendaggio di Hjorth durante l’interrogatorio in caserma.
Omicidio Cerciello, chat shock tra carabinieri: “Devono prendere le mazzate”
Per Manganaro l’accusa è di misura di rigore non prevista dalla legge. Le chat in questione, rese note dal Corriere della Sera, fanno riferimento a quanto scritto nelle ore successive al fermo dei due americani nel luglio del 2019. “Li abbiamo presi stiamo venendo al reparto”, scrive un militare nella chat e i colleghi commentano: “Ammazzateli di botte” oppure “speriamo che gli fanno fare la fine di Cucchi”.
Un altro stralcio della chat su cui ha posto attenzione il giudice monocratico, è quello riconducibile a un militare che scrive: “Non mi venite a dire arrestiamoli e basta. Devono prendere le mazzate. Bisogna chiuderli in una stanza e ammazzarli davvero”. “Bisogna squagliarli nell’acido”, chiosa qualcun altro dell’Arma. Per la morte di Cerciello i due americani sono stati condannati in primo grado all’ergastolo.
Un’immagine di Gabriel Natale-Hjorth
Arma: “Avvieremo i procedimenti disciplinari”
“L’Arma dei carabinieri ha appreso che sono stati depositati atti di un consulente esterno della Procura relativi ai contenuti di alcune chat intercorse tra militari dai toni offensivi ed esecrabili. Non appena gli atti con i nominativi dei militari coinvolti saranno resi disponibili, l’Arma avvierà con immediatezza i conseguenti procedimenti disciplinari per l’adozione di provvedimenti di assoluto rigore”. Lo scrive l’Arma in un comunicato.