Omicidio Ada Rotini, testimoni: così è stata uccisa dall'ex marito

Una serie di coltellate, più o meno una decina secondo quanto emerso da una prima ricostruzione: è lo scatto della furia omicida di Filippo Asero, 47enne che nelle scorse ore ha ucciso l’ex moglie Ada Rotini, di un anno più giovane di lui e da cui ha avuto due figli. La ferita mortale sarebbe stata inferta alla gola. Poi l’uomo ha tentato il suicidio, accoltellandosi a sua volta all’addome. Ora versa in condizioni critiche all’ospedale Cannizzaro di Catania.

L’episodio è avvenuto alla vigilia di quella che doveva essere la conclusione ‘burocratica’ del matrimonio. Ieri, mercoledì 8 settembre, i due, separati da tempo, dovevano recarsi nel Comune di Bronte per scrivere la parola fine, in maniera consensuale, al loro legame. Al comune catanese non ci sono mai arrivati.

Come spiega il Corriere della Sera, i dettagli dell’intera vicenda sono ancora da chiarire ma non c’è dubbio che si sia trattato di un femminicidio, il secondo consumatosi a Catania nel giro di pochi giorni. Due settimane fa è stato Antonio Sciuto a togliere la vita alla compagna, la ventiseienne Vanessa Zappalà, uccidendola a colpi di pistola per poi impiccarsi in un vecchio casolare.

Asero al momento è piantonato dai carabinieri nel reparto di Rianimazione del Cannizzaro. Lotta fra la vita e la morte, ma forse se la caverà, rende noto sempre il Corsera.

Catania, la dinamica dell’assassinio di Ada Rotini

Ada Rotini si manteneva facendo la badante di un anziano che abita vicino alla vecchia casa coniugale. Quella stessa casa dove ieri mattina la 46enne si era recata con l’ex marito per raccogliere i suoi effetti personali. Asero l’ha affrontata in strada con un coltello da cucina, non lasciandole scampo.

L’anziano a cui Ada faceva da badante ha provato un intervento disperato per salvarla, frapponendo il suo corpo fra la vittima e il carnefice ed è stato ferito al braccio. “Continuava a colpirla”, ha dichiarato, come spiega sempre il Corriere della Sera.

Per fare totale chiarezza sul femminicidio, potrebbero risultare utili le immagini della telecamera di una dimora vicina a quella in cui abita l’anziano. Telecamera che punta proprio sulla via in cui si è consumato il dramma. La donna che abita in quella casa con il marito ha narrato di avere udito delle urla e che ha pensato che si trattasse di gridi di mamme che richiamavano i figli. Erano invece quelle di Ada Rotini.

Una quindicina di anni fa Asero fu accusato di essere un killer della mafia. In primo grado era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Sergio Gardani, In appello, però, ci fu il ribaltone con l’assoluzione con la più piena delle formule per non avere commesso il fatto.

Da quanto emerso nelle scorse ore, Asero non aveva mai superato la separazione. Su Facebook era attivo con almeno tre profili e postava in modo ossessivo scatti con Ada, accompagnati da cuoricini e da “ti amo”. Post che ha scritto fino a pochi giorni prima dell’omicidio, nonostante la relazione non c’era più.

Fonte foto: ANSA