Omicidio a Tavullia vicino Pesaro, morto un uomo di 38 anni: carabinieri all'obitorio per gestire i parenti
Pesaro e Urbino, omicidio a Tavullia: uomo di 38 anni ucciso con tre coltellate, parenti e amici protestano all'obitorio
Nella notte tra mercoledì 7 e giovedì 8 agosto, un uomo di 38 anni di origini albanesi, Dritan Idrizi, è stato ucciso a Tavullia, comune in provincia di Pesaro e Urbino. Sull’omicidio indagano i carabinieri.
- Omicidio Tavullia vicino Pesaro e Urbino: tensione all'obitorio
- Dietro la morte del 38enne un regolamento di conti
- La testimonianza del titolare di un bar di Tavullia
Omicidio Tavullia vicino Pesaro e Urbino: tensione all’obitorio
Il 38enne residente a Cattolica è morto dopo aver ricevuto tre coltellate al petto durante uno scontro avvenuto nei pressi di una palazzina, in via San Giovanni. L’uomo è deceduto all’ospedale di Cattolica.
Nella mattinata dell’8 agosto parenti e amici della vittima, come spiegato dal Resto del Carlino, si sono recati in massa davanti all’ospedale ‘Ceccarini’, lato obitorio. In tutto una trentina di persone.
Fonte foto: ANSA
Volevano vedere la salma, ma tale richiesta è stata negata in quanto il cadavere è oggetto di indagine. Si è generato il caos.
I sanitari sono stati costretti a chiamare i carabinieri della compagnia di Riccione che, sopraggiunti sul posto con tre gazzelle, hanno riportato la calma dopo le tensioni. L’ingresso dell’obitorio è stato blindato con un presidio di militari.
Dietro la morte del 38enne un regolamento di conti
Da quanto emerso, Idrizi era andato a Tavullia per un regolamento di conti con una famiglia di connazionali. In particolare sosteneva che gli spettavano 5mila euro per dei presunti lavori svolti.
Con lui, c’erano altre due o tre persone. Tutti erano armati di bastoni. Nello scontro Idrizi sarebbe stato colpito con un coltello da tre fendenti al petto. Dopo aver perso molto sangue, è deceduto.
Nella colluttazione sono state ferite altre persone, nessuna delle quali è in pericolo di vita. Nessuno fino ad ora è stato arrestato. Indagano i carabinieri.
La testimonianza del titolare di un bar di Tavullia
“Verso le 21.30-22 ho sentito delle urla – ha riferito il titolare del bar Sole e Luna di Tavullia -. Sono andato a vedere cosa fosse successo, nel giro di dieci minuti sono arrivati ambulanza e carabinieri. Poi ho saputo che qualcuno forse era morto”.
