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Femminicidio a Roma, Annarita Morelli uccisa dal marito: Domenico Ossoli ha confessato in tabaccheria

Donna uccisa a colpi di pistola nella sua auto a Roma, sull'omicidio indagano i carabinieri: il marito portato in caserma

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Femminicidio a Roma. Una donna di 72 anni, Annarita Morelli, è stata trovata morta all’interno della sua auto a Fonte Nuova, comune alle porte della Capitale. Sarebbe stata uccisa con almeno un colpo di arma da fuoco dal marito, Domenico Ossoli, che avrebbe confessato il delitto prima in tabaccheria e poi ai carabinieri, una volta portato in caserma.

Femminicidio a Roma

La scoperta del cadavere è stata effettuata la mattina di martedì 6 agosto, a Fonte Nuova, vicino Roma.

Come riporta Ansa, poco dopo le 9 una donna è stata trovata morta all’interno della sua auto, una Fiat Panda rossa, in via Palombarese.

Omicidio a Roma, donna trovata morta in auto colpita da un proiettile: fermato il marito, portato in casermaFonte foto: Tuttocittà.it
 L’omicidio a Fonte Nuova, in provincia di Roma

Inutile l’intervento dei sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Stando ai primi elementi emersi, la vittima sarebbe stata raggiunta da almeno un colpo di arma da fuoco, col proiettile che avrebbe raggiunto l’addome.

Fermato Domenico Ossoli

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Mentana e della compagnia di Monterotondo che hanno avviato le indagini sull’omicidio.

I militari hanno fermato il marito della vittima, Domenico Ossoli, 73 anni, portandolo in caserma.

La confessione del marito in tabaccheria

Secondo quanto riporta Il Messaggero, il femminicidio si sarebbe consumato nei pressi di un centro anziani.

La vittima, Annarita Morelli, era al posto di guida della sua auto quando è stata trovata morta.

Stando alle prime informazioni, dopo l’omicidio il marito sarebbe entrato in una tabaccheria vicina, dicendo: “Ho ucciso mia moglie”.

Adnkronos riporta che sarebbe stato il tabaccaio a scoprire il cadavere della donna, uscendo in strada dopo le parole dell’uomo, e a chiamare i carabinieri.

Il 73enne ha atteso i militari e al loro arrivo avrebbe consegnato la pistola usata per commettere il femminicidio.

Annarita Morelli e Domenico Ossoli si stavano separando

Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, la coppia si stava separando: per gli inquirenti potrebbe essere proprio la separazione il movente del femminicidio.

Sotto choc i tre figli della coppia e il fratello della vittima, Giancarlo.

Carmine Dello Iorio, direttore dell’Iper Triscount sulla via Palombarese dove lavora il cognato del presunto killer, ha dichiarato che “questa mattina Giancarlo ha ricevuto una telefonata ed è corso in strada. Era sconvolto, gli hanno ammazzato la sorella ed era ancora lì, in quella Panda rossa”.

Cristina Bottiglione, veterinaria di via Palombarese, ha invece rivelato quanto Annarita Morelli amasse i gatti, tant’è che pare che stesse tornando a casa in auto dopo essere stata da lei a chiedere una prescrizione medica: “Veniva sempre da noi, aveva una colonia felina. È arrivata prestissimo, perché io l’ho incrociata mentre andava via da sola, in auto, pochi minuti dopo le 8. Era passata per ritirare la ricetta di un antiparassitario, ma era tranquilla”.

“Non le do più una lira”

Un dipendente di un’autofficina accanto al palazzo a Tor Lupara, dove la coppia aveva vissuto per 40 anni, ha rivelato all’Adnkronos che “da quando era andato in pensione, Domenico (Ossoli, ndr) passava tutti i giorni qui. Per il caffè, per fare una chiacchierata. Non ricordo abbia mai detto nulla che facesse anche solo immaginare quanto accaduto oggi. Ma più volte, ultimamente, mi diceva che i giochi erano finiti, rubinetti chiusi, cose di questo tipo. ‘Non le do più una lira’ ripeteva spesso. Ma mai, mai, frasi violente“.

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