Omicidio a Parete nel Casertano: uomo fredda il vicino di casa dopo una lite per il parcheggio condominiale
Omicidio a Parete, in provincia di Caserta: una lite per un parcheggio condominiale è finita in tragedia
Tragedia in provincia di Caserta, a Parete, comune di circa 12 mila abitanti. Un uomo di circa 60 anni è stato freddato a colpi di pistola da un vicino di casa 74enne nella giornata di sabato 13 aprile.
- Omicidio a Parete in provincia di Caserta: l'uccisione causata da una lite per il parcheggio
- L'arrivo dei carabinieri e l'arresto
- Il precedente: la vicenda di Andria
Omicidio a Parete in provincia di Caserta: l’uccisione causata da una lite per il parcheggio
Secondo le prime ricostruzioni, tra i due vicini di casa ci sarebbe stata una rissa per un parcheggio finita in modo drammatico. E proprio nel parcheggio del condominio in cui dimorava la vittima e in cui abita l’aggressore è avvenuta l’uccisione.
Il 74enne avrebbe esploso, con una pistola semiautomatica calibro 9, almeno 3 proiettili risultati fatali per il 60enne.
L’arrivo dei carabinieri e l’arresto
Sul posto si sono precipitati i carabinieri della Compagnia di Aversa, che hanno fermato l’uomo che ha sparato per poi portarlo in caserma e sottoporlo a interrogatorio.
L’omicidio si è consumato intorno alle ore 16 di sabato 13 aprile. Quando gli agenti dell’Arma sono giunti sul luogo del delitto, l’aggressore si sarebbe consegnato senza opporre resistenza.
Sequestrata l’arma del delitto, una pistola calibro 9 legalmente detenuta.
Il precedente: la vicenda di Andria
Quanto accaduto a Parete ricorda un fatto analogo avvenuto lo scorso 24 novembre ad Andria. Anche in quel caso due persone, un uomo di 59 anni e uno di 46, ebbero un diverbio per futili motivi. Litigarono per un parcheggio, in particolare per un’auto a detta dell’aggressore posteggiata male.
In un raptus di follia il 59enne aggredì la vittima. Nel corso della lite le staccò a morsi l’orecchio sinistro.
Lo scorso marzo, l’uomo autore della violenza ha ricevuto una maxi condanna. 8 anni, 10 mesi e venti giorni di reclusione: questa la sentenza arrivata al termine del processo celebrato con rito abbreviato.
Inoltre il 59enne, accusato di lesioni gravissime aggravate dai futili motivi, deve anche risarcire la vittima per i danni subiti, pagando una provvisionale pari a 10mila euro per “deformazione dell’aspetto causate da lesioni permanenti al viso”.