Omicidio a Oleggio dove un padre 45enne ha difeso la figlia ed è stato accoltellato a morte da un conoscente
Omicidio a Oleggio: morto padre 45enne dopo un'accesa lite con un conoscente
Dramma a Oleggio, comune in provincia di Novara, dove un uomo di 45 anni è stato accoltellato a morte nel pomeriggio di venerdì 28 aprile. L’aggressione si è consumata in via Cantoni.
- La discussione degenerata
- La corsa in ospedale e il decesso
- Il secondo omicidio nel Novarese in pochi giorni
La discussione degenerata
Secondo le prime sommarie informazioni relative alla vicenda, il crimine sarebbe stato commesso davanti alla dimora della vittima. La situazione sarebbe degenerata quando un padre 45enne sarebbe intervenuto per difendere la figlia, vittima di avances indesiderate da parte di un conoscente di 64 anni con precedenti penali. Ne sarebbe scaturita una discussione accesa, dopodiché è spuntato un coltello.
La corsa in ospedale e il decesso
Il padre della giovane è stato raggiunto da almeno due fendenti al costato. Subito sono stati chiamati i soccorsi che, giunti sul posto, hanno trasportato l’uomo all’ospedale Maggiore di Novara. Il 45enne è giunto nella struttura sanitaria in gravi condizioni ed è deceduto poco dopo.
Sul posto i carabinieri di Novara e della stazione di Oleggio che stanno ricostruendo l’accaduto. L’aggressore sarebbe già stato fermato.
Il secondo omicidio nel Novarese in pochi giorni
L’accoltellamento verificatosi nel pomeriggio di venerdì 28 aprile è il secondo episodio di cronaca nera consumatosi in pochi giorni nel Novarese.
Domenica scorsa un trentenne di origine tunisina è stato ferito in strada nel corso di una lite nel quartiere Sant’Agabio, in Via Riotta, nella periferia est della città.
L’uomo, che era giunto in gravi condizioni all’ospedale di Novara dopo essere stato colpito al petto con un oggetto affilato, era stato operato d’urgenza. Poco dopo l’intervento è deceduto.
Le forze dell’ordine hanno in seguito fermato l’aggressore, un connazionale della vittima che aveva atteso l’arrivo dei sanitari e anche degli agenti. L’uomo, portato in questura per essere ascoltato, è stato fermato. Come la vittima, era sprovvisto di documenti. Ora si trova in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato.