Offre uno spinello a una 13enne e la violenta: il padre lo prende a sprangate, lui si butta dal balcone
Il padre di una 13enne avrebbe sequestrato e picchiato con una spranga il ragazzo che avrebbe violentato sua figlia dopo averle offerto uno spinello
Avrebbe violentato una ragazza di 13 anni dopo averle offerto uno spinello e come risposta il padre della 13enne lo avrebbe trattenuto in casa e aggredito con una spranga. È una storia controversa quella che arriva dal Friuli occidentale. Martedì 21 marzo c’è stato il rinvio a giudizio per il 40enne accusato di sequestro di persona, lesioni personali e minacce. Ma sarà il dibattimento a chiarire i fatti e a ricostruire una vicenda risalente al 2019.
- Le avrebbe fatto fumare uno spinello per poi violentarla
- Picchiato con una spranga e minacciato di morte
- Le accuse a carico del padre della 13enne
Le avrebbe fatto fumare uno spinello per poi violentarla
Dalle indagini condotte sembra che il padre della ragazza abbia organizzato una vera e propria spedizione punitiva nei confronti del ragazzo che avrebbe violentato la figlia 13enne dopo averle offerto uno spinello da fumare.
I fatti risalirebbero al 2019. Stando a quanto emerso sino ad ora, il 40enne sarebbe venuto a conoscenza della situazione solo nel giugno del 2020.
La vicenda si sarebbe svolta nel Friuli occidentale che comprende i territori tra Pordenone e Portogruaro
È allora che avrebbe teso un’imboscata al giovane, come spiegato da ‘Il Gazzettino’, coinvolgendo altre persone per farsi aiutare.
In questo modo, l’uomo avrebbe condotto il ragazzo nella propria abitazione dove si sarebbe consumato il sequestro di persona che l’accusa adesso gli contesta.
Picchiato con una spranga e minacciato di morte
Sarà il dibattimento ad accertare che i fatti raccontati dal giovane siano veramente accaduti. I racconti dell’imputato 40enne e della vittima, infatti, sono diversi.
Il ragazzo avrebbe raccontato di essere stato bloccato in casa dal padre della ragazza. Lì l’uomo l’avrebbe minacciato di torture e, addirittura, di morte.
Secondo la versione della vittima, inoltre, l’uomo l’avrebbe picchiato con una spranga e una padella causandogli lesioni fisiche.
Il ragazzo, a questo punto, avrebbe cercato di sottrarsi alla violenza denunciata. La vittima, infatti, ha riferito di aver approfittato di un momento di distrazione dell’uomo lanciandosi dal terrazzino al primo piano. La caduta poi sarebbe stata attutita da una tenda.
Le accuse a carico del padre della 13enne
Il 21 marzo, all’esito dell’udienza preliminare davanti al gup, il 40enne è stato rinviato a giudizio con le accuse di sequestro di persona, lesioni personali e minacce.
Nell’attesa che abbia inizio il dibattimento, la versione del 40enne non collima con quella del giovane. L’uomo, infatti, sostiene di aver perso la testa ma di non aver mai sequestrato il ragazzo.
Anche per la vittima, intanto, si attende la decisione del giudice per l’udienza preliminare che dovrà decidere se rinviare a giudizio o meno il giovane per i presunti abusi sessuali a scapito della 13enne.
Non molto distante da lì, a ottobre scorso, nella città di Udine, si registrava un’aggressione in piena regola ai danni di una donna sfregiata al volto in casa sua.