Nuovo Dpcm Natale, spostamenti verso seconde case: cosa sappiamo
In vista del nuovo Dpcm, resta da sciogliere il nodo degli spostamenti verso le seconde case durante le feste di Natale
Il nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 4 dicembre stabilirà una serie di regole e misure in vista del periodo natalizio, a partire dagli orari di apertura di negozi, centri commerciali, bar e ristoranti. Andrà inoltre a chiarire quali sono le limitazioni per gli spostamenti tra le regioni di diversa fascia di rischio e all’interno della stessa regione. Uno dei nodi ancora da sciogliere riguarda però la possibilità di spostarsi verso le seconde case durante le feste.
Spostamenti verso le seconde case, le parole di Sandra Zampa
Secondo quanto riporta Il Messaggero, il sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, ha dichiarato: “Raggiungere le seconde case durante le feste di Natale, non sarebbe di per sé un problema, ma quello che si vuole evitare sono gli spostamenti di massa che generano poi affollamenti”.
L’intenzione del governo è quindi quella di evitare gli spostamenti che durante l’estate hanno generato i focolai da cui potrebbe aver avuto origine la seconda ondata di coronavirus, che a differenza della prima ha colpito in egual misura quasi tutto il territorio italiano.
Spostamenti verso le seconde case, cosa si può fare ora
La decisione del governo sulla questione seconde case potrebbe arrivare nelle prossime ore, ma nel frattempo ecco cosa sappiamo sugli spostamenti e cosa è possibile fare. Al momento, nelle zone rosse sono vietati gli spostamenti verso le seconde case, sia che siano fuori regione che entro i confini regionali.
Per quanto riguarda le zone arancioni, è possibile spostarsi verso le seconde case solo se si trovano all’interno del comune di residenza. Non è possibile dunque recarsi nelle seconde case situate oltre i confini della regione di appartenenza.
Sono invece concessi gli spostamenti verso le seconde case da parte degli abitanti nelle zone gialle, a patto che esse non siano situate nelle regioni rosse o arancioni, dove sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita.
L’unica eccezione a queste regole è lo spostamento per “porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili”, come ad esempio perdite di gas o acqua, ma soltanto per il periodo necessario a risolvere il problema.
Il governo dovrà inoltre pronunciarsi anche sulla possibilità di cambiare il sistema di classificazione delle regioni, secondo un nuovo criterio di fasce di rischio.