Nuovo Dpcm, si può andare nelle seconde case: la precisazione
Il rebus delle seconde case: quando e come è consentito spostarsi anche in zona rossa. Il chiarimento ufficiale
Il nuovo Dpcm, in vigore da oggi 16 gennaio fino al prossimo 5 marzo, stabilisce le regole per gli spostamenti all’interno del proprio comune e regione. Fermo restando che è sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio principale o residenza, dopo la pubblicazione del testo in molti hanno ancora il dubbio se si possa andare oppure no nelle seconde case. Una precisazione però è arrivata direttamente da Palazzo Chigi.
Tra le nuove misure contenute nel provvedimento firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte per limitare il contagio da coronavirus, ci sono nuove regole e restrizioni ma rimangono consentiti alcuni spostamenti, vediamo quali sono.
Se nel decreto sulle festività natalizie era stabilito infatti che “è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione”, nel nuovo Dpcm l’indicazione appare ben diversa.
“È comunque consentito – si legge nel nuovo provvedimento – il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”, quindi senza la specifica esclusione delle seconde case.
A escludere ogni dubbio ci ha pensato direttamente una nota di Palazzo Chigi, riportata dal Corriere della Sera: per “abitazione si intende anche una seconda dimora, anche in affitto” che si trovi in una regione in fascia gialla, arancione o rossa.
Si può quindi andare nelle seconde case, l’unico limite previsto riguarda il fatto che ci si potrà spostare soltanto con il nucleo familiare e non insieme ad altri parenti o amici. Per tutti invece è previsto in qualsiasi momento il rientro nella residenza o nel domicilio.
In conclusione, gli spostamenti sono sempre vietati fino al 15 febbraio ma, oltre ai motivi di lavoro, necessità e urgenza, è consentito anche il trasferimento nelle seconde case.