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Nuovi guai per Open to Meraviglia e Daniela Santanchè: la Venere influencer è scomparsa, aperta inchiesta

La Corte dei conti ha aperto l'istruttoria per vederci chiaro sulla campagna Open to Meraviglia e la scomparsa dai social della Venere

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Open to Meraviglia, la campagna di comunicazione ideata dal ministero del Turismo, finisce nuovamente nei guai. Non quelli legati alle critiche dell’opposizione o agli sfottò degli utenti sui social, bensì quelli che potrebbero presto arrivare dalla Corte dei conti che ha deciso di aprire un fascicolo d’inchiesta dopo che la “Venere influencer” è scomparsa dal web per tutta l’estate.

Che fine ha fatto la Venere influencer

Era stata criticata, presa in giro sul web e addirittura pizzicata per degli errori grossolani notati subito dagli utenti su internet e dalle forze politiche di opposizione. Non era di certo iniziato nel migliore dei modi il cammino della campagna di comunicazione Open to Meraviglia voluto dal ministero del Turismo guidato da Daniela Santanchè e la prosecuzione potrebbe non essere da meno. Perché la campagna che avrebbe dovuto rilanciare il turismo in Italia sembra aver subito una brusca frenata.

Secondo quanto riferito da La Repubblica, infatti, quella che doveva essere la testimonial per eccellenza della campagna è sparita. Parliamo della Venere, non quella di Botticelli, bensì la sua versione da influencer che era stata scelta come volto di Open to Meraviglia e che, come tutta la campagna, era stata duramente criticata.

In estate, proprio nei mesi più caldi che a stretto giro avrebbero dovuto portare più turismo in Italia, la Venere influencer è scomparsa dai social. Su Instagram l’ultimo post di “Venere Italia 23”, questo il “suo” profilo, è datato 27 giugno (sul belvedere di Taormina con granita e cannoli), su Facebook e Twitter si sono perse le tracce. C’è chi scherza ipotizzando che anche lei è andata in ferie e si sta godendo le vacanze, ma non è di questo avviso la Corte di conti.

Aperta inchiesta

I magistrati, infatti, vogliono vederci chiaro e hanno deciso di aprire un’inchiesta per cercare di capire di più sulla campagna e sul perché di questo immobilismo sui social che, secondo i piani di comunicazione iniziali, sarebbe dovuta essere la piattaforma maggiormente sfruttata per Open to Meraviglia. La Procura della Corte dei conti, guidata dal procuratore regionale per il Lazio Pio Silvestri, ha deciso di avviare un’istruttoria.

L’apertura dei lavori non è un atto dovuto, né legato all’esposto del Codacons di maggio né per le denunce sul possibile danno erariale che aveva avanzato +Europa, ma mossa dalle informazioni che la Corte ha raccolto sugli organi di stampa.

La versione di Santanchè

E il ministro Daniela Santanchè, che per la campagna è stata aspramente criticata e lei stessa ha criticato i suoi per alcuni errori grossolani, ha voluto dare la sua versione sulla “scomparsa” della Venere.

Secondo quanto riferito da La Repubblica, contattata negli scorsi giorni, il ministro avrebbe riferito che la sospensione delle attività dell’influencer digitale non sarebbe frutto di un intoppo o di problemi di contratto con l’agenzia di comunicazione incaricata (la Armando Testa), ma al contrario di “una scelta ponderata”, per “far atterrare le campagne sul portale italia.it”.

santanche-venere Fonte foto: ANSA
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