Nuovi controlli dell'Agenzia delle Entrate a luglio: chi rischia di ricevere una lettera
Con il provvedimento del 15 luglio 2024, l'Agenzia delle Entrate ha annunciato l’avvio di una nuova fase di controlli per eventuali discrepanze fra dati fiscali e fatture elettroniche. Chi rischia la lettera
L’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’avvio di una nuova fase di controlli. Sono state inviate le prime lettere per la segnalazione ai contribuenti di eventuali discrepanze fra i dati fiscali delle fatture elettroniche, quelle ricavate dai corrispettivi giornalieri (memorizzati elettronicamente e trasmessi per via telematica all’Amministrazione finanziaria) e quelli relativi alle dichiarazioni IVA annuali del periodo d’imposta 2021. Il provvedimento è del 15 luglio.
- I controlli dell'Agenzia delle Entrate a luglio
- Il contenuto delle lettere
- Chi rischia la lettera
- Il nuovo processo di controllo
I controlli dell’Agenzia delle Entrate a luglio
Le lettere hanno il compito di segnalare eventuali discrepanze e incongruenze emerse. I destinatari sono potenzialmente esposti a sanzioni ed eventuali pagamenti non considerati.
Si tratta a ogni modo di consueti avvisi, che hanno soprattutto l’obiettivo di favorire l’adempimento spontaneo e semplificare i rapporti fra fisco e contribuenti.
Con un provvedimento del 15 luglio 2024, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato l’avvio di una nuova fase di controlli
Chi le riceve, insomma, ha la possibilità di rimediare e regolarizzare la propria posizione.
Il contenuto delle lettere
Le informazioni da cui possono risultare anomalie dichiarative per il periodo di imposta 2021 sono quelle che derivano dal confronto tra:
- i dati fiscali delle fatture elettroniche;
- i dati dei corrispettivi giornalieri;
- i dati indicati nella Dichiarazione annuale Iva.
Nelle eventuali lettere vengono riportati: i dati del contribuente (codice fiscale, denominazione, cognome e nome), i dettagli della comunicazione (il numero identificativo e l’anno d’imposta) e le informazioni fiscali (per esempio dettagli sulle operazioni Iva trasmesse telematicamente, l’importo delle operazioni Iva per le varie nature indicate, le eventuali discrepanze tra le informazioni trasmesse e quelle dichiarate nella dichiarazione Iva annuale).
Chi rischia la lettera
Il rischio di essere soggetti a controlli riguarda soprattutto alcune categorie, tra cui i soggetti Iva e gli operatori nei settori ad alto rischio (per esempio gli individui con maggiori possibilità di evasione fiscale o irregolarità nel trattamento delle operazioni Iva. Su tutti, il commercio al dettaglio e la ristorazione).
Altre due categorie a rischio sono i soggetti con precedenti problemi fiscali, ovvero coloro che sono già stati controllati o sanzionati, e le aziende di grandi dimensioni.
Per regolarizzare la propria posizione con il Fisco dopo la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate, il contribuente può: verificare le informazioni accedendo al proprio Cassetto fiscale (dal sito dell’Agenzia delle Entrate), comparare i dati indicati nella comunicazione per eventuali errori del Fisco, fornire elementi aggiuntivi per giustificare circostanze straordinarie, o procedere con un ravvedimento operoso.
Nell’ultimo caso il soggetto ammette l’errore e paga le imposte dovute, con sanzioni ridotte rispetto a quelle di un’eventuale correzione tardiva.
Il nuovo processo di controllo
Il nuovo procedimento dei controlli dell’Agenzia delle Entrate sfrutta strumenti informatici avanzati e interazioni dirette con i contribuenti.
Il processo prevede in primo luogo un’analisi dei dati fiscali attraverso software che verificano i dati delle fatture elettroniche e dei corrispettivi giornalieri trasmessi in modalità telematica.
Poi avviene la selezione dei contribuenti con potenziali irregolarità. In determinati casi, l’Agenzia delle Entrate può condividere i dati raccolti con la Guardia di Finanza, per un controllo incrociato.