Nuova variante di morbillo identificata nei dintorni di Milano: 5 casi fino a oggi, può sfuggire ai test
La variante individuata può non venire rilevata dai test diagnostici. I ricercatori chiedono che i test vengano aggiornati al più presto
Sono 5 i casi di morbillo che sono stati confermati a gennaio nella città metropolitana di Milano e nelle aree limitrofe. A destare preoccupazione è il fatto che le varianti possono sfuggire ai test diagnostici. Dei soggetti infetti, 3 avevano da poco fatto ritorno da un viaggio.
- Nuova variante di morbillo in Lombardia
- Lo studio svizzero
- I test vanno aggiornati
- I sintomi del morbillo
- Come si cura il morbillo
Nuova variante di morbillo in Lombardia
È quanto risulta da uno studio dei ricercatori dell’Università Statale di Milano e dell’Istituto Superiore di Sanità e pubblicato su Eurosurveillance nel numero dell’1 febbraio.
Tutti i casi sono stati classificati come genotipo D8 e “sporadici”: il motivo è che i ricercatori non hanno evidenziato un chiaro legame epidemiologico tra loro.
In 3 dei 5 casi è stata “riportata una storia di viaggio recente: le destinazioni includevano Uzbekistan, Tailandia e Italia meridionale. In particolare, 2 di questi casi, ciascuno con una storia di viaggio nel Sud Italia o in Tailandia, erano infetti da ceppi di MeV caratterizzati dai tre mismatch descritti da Pérez-Rodríguez”.
Lo studio svizzero
Pérez-Rodríguez è uno scienziato che, insieme al suo team, ha condotto uno studio in Svizzera in un’area densamente popolata non distante dalle zone in cui sono stati registrati i casi lombardi.
I ricercatori evidenziano che i risultati dei loro studi “suggeriscono che i MeV con le mutazioni specifiche rilevate attraverso la sorveglianza molecolare svizzera stanno già circolando in Italia”.
I test vanno aggiornati
Alla luce dei risultati, viene aggiunto anche che le varianti individuate possono “essere rilevate con sensibilità ridotta da molti test diagnostici attualmente utilizzati. Ciò evidenzia l’importanza di aggiornare tempestivamente i test diagnostici per rilevare tutti i ceppi di MeV attualmente circolanti”.
L’inizio dell’attività di sorveglianza risale al 2017. I ricercatori spiegano che “nessuno degli altri 614 ceppi (453 D8 e 161 B3) rilevati tra il 2017 e il 2023 possedeva queste mutazioni”.
Intanto il 2023 ha visto una vera e propria impennata dei casi di morbillo in Europa e in Asia: +3.000%.
In alcune zone dell’Africa l’aumento dei casi di morbillo ha causato la morte di centinaia di bambini.
I sintomi del morbillo
Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, il morbillo è una malattia infettiva ed estremamente contagiosa causata da un virus.
Il morbillo colpisce spesso i bambini molto piccoli (tra 1 e 3 anni). Dopo il contagio, il morbillo dà immunizzazione definitiva. Secondo la legge, ogni contagio deve essere obbligatoriamente notificato alle autorità sanitarie.
I sintomi del morbillo consistono in un’eruzione cutanea che dura tra i 10 e i 20 giorni. I sintomi iniziali possono essere scambiati per quelli di un raffreddore: tosse secca, naso che cola, congiuntivite e febbre che diventa sempre più alta.
Poi appaiono puntini bianchi all’interno della bocca e infine, dopo 3 o 4 giorni, appare anche la caratteristica eruzione cutanea composta da piccoli puntini rossi.
Il morbillo ha una mortalità relativamente bassa: si registrano fra i 30 e i 100 decessi ogni 100.000 persone colpite.
Come si cura il morbillo
Non c’è cura per la causa del morbillo: la malattia passa da sé. È però possibile attenuare i sintomi utilizzando il paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse e gocce per gli occhi.
Contro il morbillo è disponibile una vaccinazione: il vaccino trivalente Mpr, somministrato solitamente ai bambini, previene morbillo, parotite e rosolia.