Esito dell'autopsia di Giulia Cecchettin: morta per emorragia dopo la lite, 20 coltellate e ferite profonde
L'esito dell'autopsia sul cadavere di Giulia Cecchettin: è morta per un'emorragia dopo che l'aorta le è stata recisa da Filippo Turetta
L’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin, ma non solo. L’esame autoptico, iniziato tra le 9 e le 10 di venerdì 1 dicembre, è stato accompagnato anche da una tac sul cadavere della 22enne uccisa l’11 novembre tra Vigonovo e Fossò dall’ex fidanzato Filippo Turetta. I test si sono svolti nell’istituto universitario di Medicina legale a Padova, eseguiti dal professore Guido Viel, incaricato dalla Procura di Venezia. La ragazza è morta per emorragia dopo che l’aorta le è sta recisa: riscontrate più di 20 coltellate e ferite profonde.
- L'esito dell'autopsia
- L'aggravante della crudeltà
- Chi sono i consulenti dei Cecchettin e di Filippo Turetta
- Un parco intitolato a Giulia
L’esito dell’autopsia
Dall’autopsia, i pm confidano di avere alcune risposte sulla dinamica dell’omicidio commesso da Filippo Turetta, a partire dall’ora del decesso e dalle cause della morte.
Gli esami serviranno a capire l’arco temporale del delitto, se Giulia Cecchettin fosse già morta al momento della fuga in auto di Turetta.
L’esterno del reparto di Medicina Legale dell’ospedale di Padova
Secondo quanto riferito da LaPresse la ragazza sarebbe morta subito dopo la lite con Filippo Turetta, per un’emorragia in seguito a un’aorta recisa: era già deceduta quindi quando l’ex fidanzato l’ha portata sulle sponde del lago di Barcis.
Sul corpo della ragazza sono state segnalate tantissime coltellate, più di 20, e ferite profonde.
L’aggravante della crudeltà
L’autopsia servirà anche a stabilire se oltre alle coltellate siano presenti ferite di altra natura, come calci o pugni, e se Turetta abbia infierito sulla ragazza quando lei era ancora viva.
Elementi che potrebbero portare la Procura a contestare anche l’aggravante della crudeltà oltre a quella della premeditazione. Ad oggi i reati contestati a Turetta sono sequestro di persona, omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere.
Chi sono i consulenti dei Cecchettin e di Filippo Turetta
Come riportato dall’Ansa, all’esame hanno preso parte, per la famiglia Cecchettin, i consulenti Stefano D’Errico e Stefano Vanin.
Per Fiippo Turetta, invece, la dottoressa Monica Cucci.
Un parco intitolato a Giulia
Nel frattempo gli studenti di Vigonovo hanno chiesto al Comune di intitolare un parco a Giulia Cecchettin con panchine rosse e fiori bianchi.
La vicesindaca, Luisa Sattin, ha espresso parole di elogio per i ragazzi sottolineando – ripresa dall’Ansa – come questa sia “un’occasione preziosa per crescere come cittadini consapevoli dei loro diritti e per comprendere come funziona la cosa pubblica, dando valore alle loro aspirazioni e necessità”.