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Filippo Mosca detenuto in Romania: arrestato dopo un festival e in cella coi topi, rischia 8 anni di carcere

Anche Filippo Mosca è detenuto in condizioni disumane in Romania. La madre lancia un appello dopo la notorietà del caso Ilaria Salis

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Ilaria Salis non è l’unica arrestata all’estero in condizioni considerate disumane. Il dramma della 39enne italiana è simile alla storia di Filippo Mosca detenuto in Romania. La madre del giovane ha raccontato che il figlio è stato arrestato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ma che la struttura nella quale è detenuto da 9 mesi non è dignitosa. Ci sono topi ovunque, non c’è acqua calda ed è stato aggredito da un altro detenuto. Filippo Mosca, condannato in primo grado, è in attesa dell’udienza di appello in Romania, era incensurato e l’avvocata sostiene che la sua posizione sia stata aggravata da una traduzione errata delle conversazioni intercettate ed è su queste che si basa la condanna a 8 anni.

La storia di Filippo Mosca detenuto in Romania

La storia di Ilaria Salis è salita alla ribalta mediatica e ha fatto discutere, ma non è l’unica. Ornella Matraxia, madre di Filippo Mosca, ha preso parola per far emergere un’altra esperienza simile, ma dimenticata. Mosca, 29 anni, si trova in carcere in Romania in attesa del processo che potrebbe costargli 8 anni di detenzione per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Anche se sarà il tribunale a decretare la colpevolezza dell’incensurato 29enne italiano, le condizioni di vita nella prigione in Romania sono da considerarsi disumane, dice la madre. Infatti negli ultimi 9 mesi Filippo ha rischiato di essere accoltellato da un altro detenuto, ma gli è stata negata la possibilità di attendere il processo agli arresti domiciliari e vive tra topi ed escrementi.

Filippo Mosca Ilaria Salis condannaFonte foto: IPA
 Filippo Mosca rischia una condanna a 8 anni da scontare in Romania, ma le condizioni del carcere sono “inumane” 

Le condizioni di Filippo Mosca nel carcere

A spiegare quali sono le condizioni di Filippo in carcere in Romani è la legale che lo segue. Armida Decima racconta che il 29enne non ha acqua calda e non sempre riesce a mangiare. Inoltre può fare la donna una volta a settimana e che il bagno è un buco sul pavimento della cella.

Filippo è stato aggredito due volte (nel caso di Salis la “tortura” sarebbe avvenuta per 35 giorni), la prima con un coltello e poi con una pentola di acqua bollette addosso. Il carcere dove si trova però gli starebbe facendo pressioni per non denunciare l’accaduto.

La richiesta della madre di Filippo Mosca

Secondo quando spiegato dall’avvocata, il reato per il quale è accusato Filippo non è stato commesso. Infatti gli elementi a carico del 29enne non sussistono e la condanna “è stata costruita a tavolino con una palese violazione dei diritti di difesa”, ha detto l’avvocata.

La madre di Filippo chiede che il figlio torni in Italia e che l’ambasciata italiana a Bucarest faccia da garante al giovane sul fatto che rientrerà in Romania al momento del processo. La battaglia per gli arresti domiciliari prosegue, con l’udienza è fissata al prossimo 12 febbraio, mentre il processo d’appello si terrà ad aprile.

filippo-mosca-madre-romania Fonte foto: Facebook
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