Stop alle cure e lockdown per i no vax: stretta in due paesi Ue
In alcune zone d'Europa vita dura per i no vax: stop alle cure e lockdown mirato. Le novità in Turingia e in Austria
In Turingia, nella Germania centrale, e in Austria è guerra aperta ai no vax. Chi si rifiuta di sottoporsi al vaccino anti Covid, infatti, avrà vita difficile in questi due paesi europei dove le misure si fanno sempre piacere severe. In Turingia i no vax potrebbero non avere più accesso alle cure, mentre in Austria scatta un “lockdown” mirato. Vediamo, nel dettaglio, cosa cambia.
Turingia, stop alle cure per i non vaccinati
Il presidente della Turingia Bodo Ramelow, come riporta la Bild, ha minacciato di non curare più i non vaccinati negli ospedali se dovesse salire eccessivamente la pressione sulle strutture sanitarie
Stretta anche in Sassonia, dove sarà limitato da lunedì prossimo l’accesso a ristoranti, bar ed eventi culturali solo agli immunizzati, a chi cioè è vaccinato o guarito dal Covid, escludendo la possibilità del tampone come lasciapassare.
In Germania intanto sono 37.120 i nuovi casi di contagio da Covid registrati nelle 24 ore dal Robert Koch Institut e 154 i pazienti deceduti.
Austria, “lockdown” per i no vax: cosa cambia
Il governo austriaco, a seguito dell’esplosione dei contagi da coronavirus, ha annunciato che da lunedì 8 novembre scatta il “lockdown” solo per i non vaccinati. La decisione arriva il giorno dopo l’esplosione dei contagi da Covid-19, che ieri sono stati ben 9.388 con le terapie intensive che si stanno rapidamente riempiendo.
Il cancelliere Alexander Schallenberg ha annunciato le misure che entreranno in vigore già da lunedì: “Fatevi vaccinare – ha detto -, la pandemia può essere sconfitta solo con la vaccinazione. I Laender se vorranno potranno restringere le misure”.
Stando al nuovo piano, saranno ammesse solo le persone vaccinate o guarite in tutta la ristorazione, negli alberghi, per i servizi riguardanti la cura della persona (parrucchiere, estetiste, barbieri e centri massaggi), in tutti gli eventi con 25 o più persone mentre la possibilità del tampone, anche quello antigenico, è consentita per recarsi sul posto di lavoro.
Novità anche per il certificano vaccinale, il Green pass con doppia dose, che durerà 9 mesi e non più 12. Così, se una persona si farà vaccinare con la prima dose e poi presenterà un tampone molecolare (Pcr) negativo potrà accedere nelle “aree riservate” ai vaccinati o guariti. In più, nei negozi e nei musei tornerà obbligatoria la mascherina Ffp2.