Covid, scontro Salvini-Fedriga sui No Vax: cosa è successo
Il leader della Lega, Matteo Salvini, è tornato a parlare di Green Pass e No Vax, senza risparmiare stoccate ai 'suoi'. Su tutti, Massimiliano Fedriga
Voci di scontri interni da una parte, arrivo di nuovi parlamentari che hanno deciso di cambiare casacca dall’altra. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha parlato delle ultime vicende riguardanti il suo partito direttamente dalla Calabria, dove si è recato in vista del voto regionale. Diverse stoccate, anche nei confronti dei suoi colleghi di partito: compreso Massimilano Fedriga, presidente della conferenza delle Regioni e governatore del Friuli Venezia Giulia.
Covid, scontro Salvini-Fedriga sui No Vax: cosa è successo
Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in questi giorni ha detto che “non c’è spazio per i No Vax nella Lega“.
A smentirlo ci ha pensato proprio Matteo Salvini: “Sono per la democrazia e ogni idea è rispettata e rispettabile“.
Il segretario del Carroccio si definisce “free vax: sono per la libertà, non divido il mondo in bianchi e neri, milanisti e interisti, No Vax e Sì vax. Io sono per la libertà, Free Vax. Ognuno della sua salute è libero di occuparsi come vuole. Io ho fatto una scelta libera e consapevole e mi sono vaccinato, però adesso smettiamola con le tifoserie. Stiamo parlando di salute”.
“Sono per la libertà, l’educazione l’accompagnamento, soprattutto quando si parla di bambini anche perché un virologo dice sì e uno no. Non stiamo parlando di come fare la carbonara“, ha aggiunto.
Rispondendo al presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, Salvini ha poi detto: “Neppure io flirto con i No Vax. Mi rifiuto però di pensare che senza Green Pass possano essere licenziati o lasciati a casa senza stipendio migliaia di lavoratori in ogni settore”. E ha quindi invocato i tamponi rapidi gratuiti.
Lega, decine di deputati non votano il Green Pass: il commento di Salvini
Intanto, solamente 69 deputati leghisti su 132 hanno votato il secondo decreto sulla certificazione verde. In tanti sono risultati assenti: 12 ‘giustificati, 51 invece hanno deciso di non partecipare al voto a prescindere.
“Sono orgoglioso – ha commentato Salvini -, siamo un movimento libero. Siamo in un momento di buio in cui ognuno che faccia una domanda, viene indicato come un No Vax, un untore. I parlamentari della Lega, a differenza di altri che stanno zitti, sono liberi, la Lega non è una caserma“.
Dall’altra parte, alcuni politici hanno deciso di cambiare casacca, sposando la Lega: “Sono passati con noi un parlamentare di Palermo che viene da Italia dei Valori e quattro consiglieri regionali siciliani che vengono da sinistra. Se qualcuno ritiene che la Lega possa avere un progetto serio e credibile, io lo accolgo. Non è una concorrenza con Forza Italia, i miei avversari stanno a sinistra”.
Salvini: “Se succede qualcosa a chi si vaccina, lo Stato risarcisca”
Infine, la proposta: “Se lo Stato mi impone un vaccino deve anche farsi carico delle eventuali conseguenze. Non può impormi di fare qualcosa per andare a lavorare, ma poi devo essere io a firmare il modulino in base al quale se poi succede qualcosa è un problema mio e lo Stato non c’entra”.
“Se lo Stato mi chiede una cosa – ha concluso -, io mi fido dello Stato. Mi fido della scienza, però lo Stato si deve prendere la responsabilità della scelta che mi impone“.