No Tav lanciano bombe carta in un cantiere in Val di Susa e invadono l'autostrada del Frejus che viene chiusa
I No Tav tornano in azione in Val di Susa: scontri con le forze dell'ordine e chiusura di un tratto dell'autostrada A32 Torino-Bardonecchia
Il cantiere di Chiomonte, situato in Val di Susa, sabato 27 luglio è stato teatro di intensi scontri tra manifestanti del movimento No Tav e le forze dell’ordine. Alcuni manifestanti sono riusciti ad abbattere un cancello, accedendo così all’autostrada del Frejus nella corsia chiusa per lavori. Per ragioni di sicurezza, il tratto della Torino-Bardonecchia compreso tra Susa e la località turistica è stato temporaneamente chiuso.
No Tav in azione in Val di Susa
Come riportato da Ansa, i dimostranti, operando in vari punti strategici, hanno preso di mira le autorità con lanci di fuochi d’artificio e bombe carta.
Le forze dell’ordine, per disperdere i gruppi di protestanti, hanno fatto uso di idranti e gas lacrimogeni.
Uno degli striscioni dei manifestanti No Tav a Chiomonte
Al momento non si sa se e quante persone sono rimaste ferite negli scontri.
Di certo invece c’è la chiusura al traffico per motivi di sicurezza del tratto della Torino-Bardonecchia tra Susa e la località turistica.
Denunciati alcuni militanti di Askatasuna
Nei giorni scorsi, la Digos della Questura di Torino aveva denunciato 55 persone, tra cui militanti di Askatasuna, membri dell’ala oltranzista del movimento No Tav e vari antagonisti, per i disordini avvenuti nei cantieri Tav di Chiomonte e San Didero.
Questi episodi si sono verificati il 12 e 14 luglio e durante l’evento “Estate di lotta No Tav”, un campeggio di protesta organizzato nella zona. Secondo la polizia, un gruppo di giovani provenienti da un campeggio Ksa, legato ad Askatasuna, ha tentato di danneggiare la concertina.
Nelle due notti successive, altri gruppi antagonisti, anche provenienti da fuori regione, hanno cercato ripetutamente di rimuovere le concertine utilizzando funi, tenaglie e ganci in acciaio.
Il precedente del 2023
Le forze dell’ordine presenti nell’area recintata sono state bersagliate con pietre e altri oggetti contundenti, e hanno risposto nuovamente con l’uso di idranti e lacrimogeni.
La situazione a Chiomonte rimane quindi tesa, con le autorità impegnate a mantenere l’ordine e la sicurezza mentre i manifestanti continuano le loro azioni di protesta contro il progetto Tav.
Anche a fine luglio 2023 si erano verificati scontri tra i No Tav e le forze dell’ordine, nei pressi dei cantieri di San Didero e Chiomonte.