No Green pass, c'è la stretta del Viminale: la circolare di Lamorgese
Il documento della ministra Lamorgese con le regole per evitare disordini e contagi nei cortei no Green pass
Stop ai cortei dei no Green pass andati in scena già da diversi mesi tante piazze italiane, in modo più violento nelle ultime settimane, a partire dai disordini di Roma con l’assalto alla Cgil. Con un documento inviato a tutti i prefetti il ministro dell’Interno Lucina Lamorgese mette un freno alle proteste incontrollate, che hanno gli hanno procurato diversi attacchi dentro e fuori della maggioranza in merito alla gestione dell’ordine pubblico.
No Green pass, c’è la stretta del Viminale: controlli per evitare i contagi
Le nuove regole previste dalla circolare del Viminale (che erano state anticipate qui) avrebbero innanzitutto l’obiettivo di evitare che le manifestazioni si trasformino in contesti di diffusione del contagio da Covid-19.
Come nel caso di Trieste, dove cortei e i sit-in dei portuali hanno innescato focolaio da centinaia di positivi.
Alle forze dell’ordine sarà richiesta maggior attenzione nel controllare il rispetto di distanziamento e mascherine, in considerazione dell’ormai costante crescita dei positivi che nelle ultime 24 ore hanno toccato quasi gli 8.000 contagi con un tasso di positività raddoppiato (1,6%).
Per l’entrata in vigore delle nuove norme sarà necessario un passaggio delle prefetture per i Comitati Nazionali per l’Ordine e la Sicurezza.
I primi riscontri sull’applicazione dovrebbero arrivare già da sabato quando ancora una volta si terranno i cortei del popolo no-Pass, come a Torino, da dove tramite i canali Telegram viene confermata la manifestazione in pieno centro, “in piazza Castello come sempre”.
No Green pass, c’è la stretta del Viminale: la circolare
Come si legge nel documento riportato da ‘Ansa’, i prefetti dovranno individuare “specifiche aree urbane sensibili, di particolare interesse per l’ordinato svolgimento della vita della comunità, che potranno essere oggetto di temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche per la durata dello stato di emergenza, in ragione dell’attuale situazione pandemica”.
Secondo quanto sostenuto dalla ministra Lucina Lamorgese “l’evoluzione del fenomeno correlato alla protesta per le misure emergenziali dettate dal Covid 19” rende “necessaria l’urgente e immediata attuazione” dello stop alle manifestazioni nelle “aree sensibili” delle città.
Le manifestazioni no vax e no green pass, infatti, pur “rappresentative del diritto ad esprimere il dissenso, stanno determinando tuttavia elevate criticità sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché sul libero esercizio di altri diritti, pure garantiti, quali, in particolare quelli attinenti allo svolgimento delle attività lavorative ed alla mobilità dei cittadini, con effetti, peraltro, particolarmente negativi nell’attuale fase di graduale ripresa delle attività sociali ed economiche”.
“Il diritto di manifestare – dice ancora il documento a firma Luciana Lamorgese – è costituzionalmente garantito ma esiste anche un bilanciamento dei diritti: si può manifestare ma servono regole che proteggano gli altri cittadini, il diritto al lavoro e il diritto alla salute”
No Green pass, c’è la stretta del Viminale: le regole
Nella circolare viene sancito il divieto di cortei e alle manifestazioni statiche, nei pressi dei centri storici e dalle piazze che sono vicine a sedi istituzionali ma anche alle attività commerciali, per evitare altri danni economici già lamentati dagli esercenti nelle ultime quindici settimane di manifestazioni.
A Roma, dove si concentrano buona parte delle proteste indette da manifestanti provenienti da tutta Italia, saranno probabilmente impediti i cortei in prossimità delle vie dello shopping come Circo Massimo, piazza Barberini o piazza Farnese.
Totalmente interdetta dovrebbe essere piazza del Popolo, da dove partirono gli esponenti di Forza Nuova per l’assalto alla Cgil.