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Niente tampone molecolare di conferma se il rapido è positivo, ordinanza del Lazio: Zingaretti accelera

Cosa cambia nel Lazio dopo la nuova ordinanza del governatore Zingaretti: quando basta un tampone rapido e quando no

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Mentre l’Italia comincia ad abituarsi alle nuove regole sulla quarantena decise dal governo, dal Lazio arriva un rapido cambio di passo ad opera del governatore Nicola Zingaretti. Niente tampone molecolare di conferma se il rapido è positivo. Lo ha deciso il presidente del Lazio, che ha firmato una nuova ordinanza in merito alla prevenzione e la gestione dell’emergenza da Covid 19 e in particolare sull’uso del test antigenico rapido e di quello molecolare, e sull’ingresso nelle strutture sanitarie.

Niente tampone molecolare dopo rapido positivo nel Lazio

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha spiegato: “Considerato il costante aumento della incidenza di nuove infezioni, attualmente corrispondente nel Lazio a 374,27 soggetti positivi per 100.000 abitanti, e al conseguente accrescimento dei casi positivi tra i cittadini della nostra regione, abbiamo voluto recepire immediatamente le normative appena decise dal Governo, sottolineando alcuni punti essenziali”.

“Primo fra questi il test antigenico rapido, se positivo, non deve essere confermato dal test molecolare che viene effettuato solo su richiesta del medico in base alla valutazione dei sintomi”, ha spiegato Zingaretti.

ZingarettiFonte foto: ANSA
Nicola Zingaretti, governatore del Lazio

“L’accesso alle strutture sanitarie, dagli ospedali alle case di cura – ha poi chiarito il governatore – è consentito solo con le due dosi di vaccino e la dose booster, dunque con il Super Green Pass. Per quanto riguarda la quarantena restano vigenti le norme attuali, in attesa che quanto stabilito ieri sera dal Governo diventi legge”.

Tamponi rapidi, cosa prevede la normativa attuale e cosa cambia

Secondo la normativa attuale, per gli effetti della Circolare del Ministero della Salute 11.08.2021, per la diagnosi di infezione da coronavirus un test antigenico necessita di conferma con test RT-PCR (molecolare) per la definizione di caso confermato Covid-19.

Invece, secondo quanto stabilito dalla nuova ordinanza del Lazio, un test antigenico negativo in soggetti sintomatici necessita di “conferma con un secondo test antigenico rapido a distanza di 2-4 giorni o con metodica molecolare esclusivamente sulla base della valutazione clinica (p.es presenza e gravità dei sintomi) ed epidemiologica del caso”.

Quindi “il test antigenico potrà essere utilizzato per la valutazione del termine dell’isolamento di un caso confermato Covid-19, ai sensi della normativa pro tempore vigente in materia; l’utilizzo del test antigenico nei soggetti contatti dei casi positivi per la valutazione del termine della quarantena ai sensi della normativa pro tempore vigente in materia”.

Mappa Ecdc Covid 30 dicembre, tutta l’Italia è in rosso o rosso scuro: i colori regione per regione Fonte foto: ANSA
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