Nicola Calipari ucciso dopo aver liberato Giuliana Sgrena il 4 marzo 2005: cosa sappiamo sulla sua morte
A 20 anni dalla morte di Nicola Calipari ci sono stati omaggi, tra i quali quelli di Mattarella e di La Russa, per l’uomo che liberò Giuliana Sgrena
Il 4 marzo 2025 ricorre il ventesimo anniversario della tragica scomparsa di Nicola Calipari, funzionario del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare (SISMI), ucciso a Baghdad mentre riportava in salvo la giornalista Giuliana Sgrena, liberata dopo un mese di prigionia in Iraq. Gli omaggi di Sergio Mattarella e Ignazio La Russa.
- Il ventennale della morte di Nicola Calipari
- Le parole di Mattarella e La Russa
- La liberazione di Giuliana Sgrena
Il ventennale della morte di Nicola Calipari
Cade nella giornata di oggi – martedì 4 marzo 2025 – il ventennale della morte di Nicola Calipari, che nella sua carriera al servizio dello Stato ha ricoperto ruoli di rilievo sia nella Polizia di Stato che nel SISMI.
Il 4 marzo 2005, durante una missione per liberare Giuliana Sgrena, rapita il 4 febbraio dello stesso anno, Calipari perse la vita in circostanze tragiche.
Fonte foto: ANSA
Secondo le dichiarazioni di Sgrena, dopo la sua liberazione, l’auto su cui viaggiavano verso l’aeroporto di Baghdad fu improvvisamente colpita da una raffica di proiettili sparati da soldati statunitensi, senza alcun preavviso. Calipari, seduto accanto a lei, si gettò su di lei per proteggerla, venendo colpito mortalmente alla testa.
Le parole di Mattarella e La Russa
In occasione di questo anniversario, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha reso omaggio al sacrificio di Calipari in una nota, sottolineando come il suo eroismo sia “iscritto nella storia della “Repubblica”.
Mattarella ha espresso vicinanza alla famiglia e ha ribadito l’importanza di fare piena luce sulle circostanze della sua morte, evidenziando come le spiegazioni fornite finora non siano ancora esaustive.
Anche il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha voluto ricordare Calipari, definendolo un “coraggioso servitore dello Stato” e auspicando che venga fatta piena chiarezza sulle circostanze della sua morte. La Russa ha inoltre rivolto un pensiero ai familiari e ai colleghi di Calipari, sottolineando l’importanza del suo sacrificio come esempio di “altruismo e dedizione”.
La liberazione di Giuliana Sgrena
La giornalista Giuliana Sgrena fu rapita a Baghdad il 4 febbraio 2005, mentre svolgeva il suo lavoro di cronista. Durante il mese di prigionia, furono diffusi appelli per la sua liberazione sia a livello nazionale che internazionale.
Il 4 marzo 2005, grazie all’intervento di Nicola Calipari e dei servizi segreti italiani, Sgrena fu liberata. Tuttavia, durante il trasferimento verso l’aeroporto di Baghdad, il veicolo su cui viaggiavano fu colpito dal fuoco delle forze statunitensi. Calipari perse la vita proteggendo la giornalista, che rimase ferita insieme all’autista.
“È un’elaborazione difficile, avevo creduto di morire e non sono mai riuscita ad essere contenta di essere libera, perché la mia liberazione ha coinciso con la sua morte, è una sensazione terribile – ha detto la giornalista, oggi 76enne – Non potrò mai dimenticare”.
