Netflix perde abbonati: ipotesi riduzione dei prezzi (ma con pubblicità) e più controlli sulle password
Quali sono le ragioni del calo secondo la compagnia e quanti sono gli utenti in meno nei primi tre mesi del 2022. Le possibili soluzioni
Netflix, il cui nome è associato per antonomasia al concetto di video streaming, naviga in acque non semplici. Le piattaforme di contenuti visionabili online sono aumentate e adesso la enne rossa si ritrova a dover contendersi spettatori, con, ad esempio, Amazon Prime, Apple TV o Disney +, tanto per dirne alcune.
La concorrenza insomma è diventata più agguerrita ed alcuni risultati non sembrano incoraggianti: ecco le ultime (cattive) notizie in casa Netflix e come la compagnia sta pensando di adattarsi a un contesto in evoluzione.
Quanti abbonamenti ha perso Netflix e quante sottoscrizioni in meno sono previste per il trimestre in corso
Per la prima volta, Netflix ha perso più abbonati di quanti ne abbia guadagnati. Il bilancio è stato annunciato dalla società ieri 19 aprile, comportando un crollo del 25% del valore delle azioni della compagnia nelle contrattazioni dopo la chiusura dei mercati negli Usa.
Nello specifico, sono 200mila gli abbonati in meno nei primi tre mesi del 2022, rispetto al trimestre precedente. L’azienda prevedeva di aggiungere 2,5 milioni di iscritti nel periodo in esame, l’obiettivo però non è stato raggiunto. Per i mesi che vanno da aprile a giugno (secondo trimestre dell’anno, in corso) Netflix prevede una perdita di 2 milioni di abbonati.
Come la compagnia di video streaming intende rispondere alla decrescita nel numero di utenti: abbonamento economico, con pubblicità
Un possibile rimedio all’emorragia di abbonati, che Netflix starebbe valutando dopo la dinamica discendente nel numero di sottoscrizioni, potrebbe riguardare un abbonamento più economico per guardare i contenuti, sostenuto però dalle pubblicità.
Le ragioni del calo: troppe persone condividono la password per risparmiare. Quanti utenti utilizzano questo sistema
Le ragioni del calo consisterebbero, secondo la compagnia, nella condivisione delle password: diverse persone insomma utilizzerebbero lo stesso account con le medesime credenziali, in modo da risparmiare un po’ di soldi. In numeri: sarebbero 100 milioni gli utilizzatori del sistema qui descritto, da aggiungersi, in quanto spettatori, ai 222 milioni di abbonati. Di certo non pochi.
Nei piani della compagnia quindi anche maggiori controlli per evitare la condivisione delle credenziali: magari rendendolo possibile con un determinato tipo di abbonamento. Attualmente però un nucleo di utenti può utilizzare l’account e guardare contenuti contemporaneamente su dispositivi differenti.